Cortei, una tendopoli a San Giovanni: in campo quattromila agenti

Cortei, una tendopoli a San Giovanni: in campo quattromila agenti
di Riccardo Tagliapietra
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Martedì 15 Ottobre 2013, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 12:05

Un’unica manifestazione lunga due giorni, in cui i vari gruppi confluiranno gli uni sugli altri.

In modo da garantire presenze massicce in entrambi i cortei programmati. Il primo è previsto venerdì mattina con l’adunata dell’Unione sindacale di base, che da piazza Repubblica sfilerà fino a piazza San Giovanni in Laterano. Qui sarà persino allestita una tendopoli che ospiterà i movimenti che si riuniranno a Roma per la due giorni di protesta. In serata comizi e musica. Il giorno seguente, sabato, sfilerà il corteo più temuto, cui parteciperanno centri sociali e No Tav provenienti da tutta Italia. A entrambe le giornate, come annunciato, si aggiungeranno i movimenti anarchici. In mezzo, a parte una piccola manifestazione venerdì pomeriggio che da Bocca della verità arriverà a Campo de’ Fiori, ci sarà la partita Roma-Napoli, prevista alle 20.45 di venerdì, considerata ad alto rischio sul fronte ordine pubblico, per l’accesa rivalità tra le due Curve.

Circa quattromila gli agenti e militari impiegati sulla piazza romana, tra polizia, carabinieri e finanza, che arriveranno in rinforzo anche da altre province.

Una macchina già sperimentata dalla questura in altre occasioni ma che nel weekend sarà messa a dura prova.

OBIETTIVI A RISCHIO

Almeno a giudicare dai rapporti degli investigatori che temono l’infiltrazione di frange violente nei cortei. Gli obiettivi più a rischio sono le sedi e le agenzie delle banche poste lungo il tragitto della protesta. Ma anche le sedi della Banca d’Italia e di alcuni ministeri e uffici. E proprio di questo si parlerà stasera nel comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica previsto in prefettura, che da un lato dovrà coordinare la sicurezza, dall’altro garantire la normale vita della città, viabilità compresa. In ballo ci sono tutte le modalità operative, che saranno messe in piedi per garantire la sicurezza della città. Ormai certa la «pulizia» dei percorsi delle manifestazioni da auto e moto in sosta che già da giovedì, probabilmente, potranno essere rimossi. Via anche i cassonetti dell’immondizia e i cestini, per evitare che possano essere usati dai violenti, anche a danno di chi scenderà in piazza per manifestare pacificamente.

I PERCORSI

Due diversi tracciati ospiteranno le proteste. Il primo, quello di venerdì, partirà da piazza della Repubblica. Adunata alle 10 e poi partenza verso San Giovanni in Laterano, attraverso il solito percorso che attraversa via Cavour, via Merulana, viale Manzoni fino davanti al sagrato della chiesa, dove sarà allestito il palco per i comizi e ospitata la tendopoli, sulla quale il Comune avrebbe già concesso l’autorizzazione. Il secondo percorso, quello di sabato, invece, partirà proprio da San Giovanni, risalendo fino all’Esquilino per poi ripassare da piazza Repubblica con direzione Castro Pretorio, piazzale della Croce Rossa, viale del Policlinico fino a piazzale di Porta Pia dove ha sede il ministero delle Infrastrutture, obiettivo della protesta. Qui, secondo alcuni manifestanti, potrebbe essere allestita una nuova tendopoli fino a domenica. Ma ovviamente sono dettagli che dovranno essere discussi.

MINACCE IN RETE

Volantini, pagine social, blog. Sono molti i gruppi più interventisti a dichiarare battaglia attraverso comunicati più o meno agguerriti. Gli investigatori della Digos, l’antiterrorismo e l’intelligence sono al lavoro da giorni per identificare eventuali infiltrazioni anche dall’estero, da paesi come la Grecia e la Spagna, dove i gruppi più estremisti sono legati a doppia mandata con gli ambienti eversivi nostrani. Finora i primi numeri ufficiosi degli investigatori parlano di 30mila manifestanti previsti per il venerdì, a cui dovrebbero aggiungersi altre 10mila unità il sabato. Dati parziali, monitorati un po’ al ribasso, sui quali però nessuno vuole sbilanciarsi ufficialmente.

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