Corruzione in Campidoglio, il piano: mail anonime contro il collega che prende mazzette

Corruzione in Campidoglio, il piano: mail anonime contro il collega che prende mazzette
di Simone Canettieri
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Giovedì 28 Gennaio 2016, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 08:20


Basterà un'email per denunciare il collega che prende mazzette o commette illeciti. Negli uffici comunali, ma anche per strada, nel caso dei vigili, o negli asili, per le maestre. La segnalazione - o «delazione», come la chiamano i critici - sarà totalmente anonima. Il nuovo piano anticorruzione del Campidoglio punta a potenziare il whistleblowing, la pratica che permette nel pubblico e nelle aziende private di additare il vicino di scrivania infedele. Finora la pratica era principalmente manuale: con bigliettini, pizzini, lasciati nelle stanze di chi di dovere. Ora «il soffiatore di fischietto», per dirla all'americana, potrà collegarsi al portale del Comune da qualsiasi postazione internet, anche da casa, e far partire il j'accuse. A tutti i dipendenti sarà data una password che corrisponderà a un codice. La denuncia sarà letta solo dal responsabile dell'anticorruzione.
 

LA SVOLTA
Il commissario Francesco Tronca anche in questo modo cercherà di «disinfestare» la macchina capitolina, travolta da Mafia Capitale. L'altra grande novità del piano anticorruzione riguarda l'individuazione delle «aree a rischio». I segmenti di amministrazione più esposti. Cinque le zone calde: contratti, affari legali, Ambiente, servizi sociali e anagrafe. Quest'ultimo settore è stato inserito dopo il boom di autocertificazioni false usate dalle aziende per ottenere residenze fittizie. A sorpresa, invece, la rotazione del personale, a partire da quella dei vigili urbani è stata sospesa. Un po' perché il Tar ha bocciato la precedente rotazioni, un po' perché in Campidoglio preferiscono gestire passo dopo passo qualsiasi spostamento con i sindacati. Auguri: tra delegati e distacchi tra i caschi bianchi romani (6000) ci sono circa 700 sindacalisti. Sul recente passato, fino allo scorso 2 novembre, pesano le parole scritte dal prefetto Franco Gabrielli nella sua relazione: «I controlli interni contro la corruzione in Campidoglio sono inefficaci e insufficienti». Una bocciatura che fa il paio con i rilievi dell'Autorità Anticorruzione. Non a caso martedì l'ex prefetto di Milano ha firmato una delibera che recepisce proprio le nuove linee guida - 17 punti - stilate dall'Authority. E manda in soffitta il piano-Buarnè. L'obiettivo, si legge nel provvedimento, è «implementare il principio della rotazione nelle procedure di affidamento di lavori e servizi, collegando questo risultato ad incentivi di premialità per i responsabili che daranno corso al raggiungimento degli obiettivi programmati». Il cambio di scrivanie però si potrà effettuare solo negli uffici dove il 70 per cento è stato già fatto. Al contrario dei vigili urbani, appunto. Tra le novità del piano Tronca c'è anche la creazione dei «colonnelli» dell'anticorruzione. E cioè, oltre alla responsabile, ciascun dipartimento avrà il proprio controllore. Perché? Per rendere più capillari i monitoraggi in una macchina amministrativa che la stessa Direzione Trasparenza comunale giudica «macroscopica». E quindi difficilmente ispezionabile, tanto che «gli eventi corruttivi - c'è scritto nell'ultima relazione interna - hanno attraversato trasversalmente tutte le aree a rischio».