Dopo un attacco di panico in un cinema, è iniziato il calvario di Di Sante. «Il mio medico mi consigliò di camminare, vivevo a Frascati e andai alla villa: vedevo i runner, correvano, all'inizio mi sembravano dei pazzi ma poi ho guardato bene i loro volti: erano sereni, felici». Di Sante ha indossato le scarpe da runner, ha iniziato a correre e in breve tempo è riuscito a partecipare alla maratona di New York.
«Quando ero lì - ha aggiunto davanti alla platea attentissima - non ero più una comparsa, non subivo più le cose, ma combattevo per ottenerle». Dall'inferno alla "Abbott World Marathon Majors", ossia alla conquista delle sei maratone più importanti. Di Sante le ha corse tutte: New York, Berlino, Londra, poi Boston, Tokyo e Chicago.
Ma Di Sante non ha smesso di porsi traguardi. «E' una cosa un po' folle - dice - vorrei partecipare alla The Polar Circle Marathon, la maratana del Polo Nord....». Una storia la sua, che sta aiutando tante persone. «E' emozionante sapere che il mio libro, le mie parole stiano aiutando centinaia di persone».
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