Il Colosseo è diventato autonomo e ha ufficialmente il suo parco archeologico blockbuster. Il ministro Dario Franceschini ha firmato oggi (giovedì 12 gennaio) il decreto ministeriale che istituisce il nuovo ente speciale, che comprende l'Anfiteatro Flavio, il Palatino, Foro romano e Domus Aurea. Un autentico parco archeologico (78 ettari, il doppio di Pompei) che viene "spacchettato" dalla Soprintendenza per l'Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio del Comune di Roma. Passaggio chiave per compiere l'ultima fase della riforma dei Beni culturali. Il Colosseo è la 31esima istituzione statale a conquistare l'autonomia speciale. Dopo l'autonomia gestionale sancita per i primi venti musei big d'Italia, inaugurata nell'estate/autunno del 2015 dagli Uffizi a Brera, dalla Reggia di Caserta al Palazzo Ducale di Mantova, e dopo la "promozione" all'autonomia per altri dieci tra musei e parchi archeologici italiani, avviata nel 2016 dall'Appia Antica ai Campi Flegrei, i cui direttori saranno nominati entro gennaio. Una firma a tempo record. Lunedì scorso il testo unico (che oltre al Colosseo, sancisce anche la nascita del parco archeologico di Pompei) ha ricevuto il nullaosta del Consiglio superiore per i Beni culturali diretto da Giuliano Volpe, e martedì è stato illustrato alla stampa dallo stesso ministro Franceschini che aveva annunciato: "Entro 48 ore la firma del dm". E così è stato. La rivoluzione, dunque, è al suo debutto. I prossimi passi sono prettamente burocratici, tra la Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La svolta, come già annunciata dal Messaggero, per la fine di febbraio quando sarà pubblicato il bando internazionale per la nomina del nuovo direttore manager e il concomitante avvio della direzione del Colosseo ad interim. Una guida pro-tempore che reggerà il neonato parco del Colosseo fino a giugno, quando è previsto l'insediamento del direttore ufficiale.