Colle Oppio, Fratelli d'Italia: «Denunciamo la Raggi per i sigilli alla sede»

Colle Oppio, Fratelli d'Italia: «Denunciamo la Raggi per i sigilli alla sede»
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 1 Novembre 2017, 14:48 - Ultimo aggiornamento: 22:13

«Denunciamo Virginia Raggi per diffamazione e abuso di ufficio. Se abbiamo resistito alle bombe e alle Brigate rosse, resisteremo anche a questi cialtroni». Davanti alla storica sede del Movimento sociale, oggi di Fratelli d'Italia, si è riunito un centinaio tra militanti e dirigenti. Qualche ora prima, alle 5 del mattino di sabato, i vigili urbani sono andati, quando non c'era nessuno, a cambiare la serratura e mettere i sigilli. La sindaca Raggi ha annunciato su Facebook questa azione ordinata dalla giunta M5S: «La concessione è scaduta dal 1972, non pagavano l'affitto». 

I dirigenti di Fratelli d'Italia (Federico Mollicone, Marco Marsilio, Andrea De Priamo e Massimo Milani) hanno mostrato i bollettini del canone versato. E' molto esiguo, 13 euro al mese, ma era stato chiesto al Comune di Roma di adeguarlo: Risorse per Roma aveva fatto una stima del valore, ipotizzando 990 euro al mese, Fratelli d'Italia, facendo notare che si tratta di un locale angusto, poco più di un magazzino, senza finestre, aveva risposto proponendo 250 euro. «Da allora il Comune non ci ha più risposto, sono trascorsi molti mesi e guarda caso la Raggi, tra tutte le occupazioni presenti a Roma, proprio qualche giorno prima delle elezioni di Ostia dove la sua candidata sta perdendo manda i vigili urbani nella sede di Fratelli d'Italia. Avrebbe potuto farlo tre mesi prima o tre mesi dopo, invece ha scelto il periodo elettorale».

Durissimo Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera, che ha ricordato come in questa sede abbia una valenza storica non solo per la destra, ma per tutta la città, che qui si svolse una iniziativa anti razzista alla quale partecipò anche monsignor Di Liegro, che a questi luoghi sono legati alcuni dei giovani di destra uccisi negli anni di piombo, come Paolo Di Nella e Stefano Recchioni: «E ora gli uomini liberi scendano in campo per fermare il sindaco più cialtrone che abbia mai avuto Roma. Colpire la sede simbolo della destra italiana, a quattro giorni dal voto, è un atto di violenza inqualificabile che meriterebbe l'interdizione per incapacità e malafede. Nessuno lo avrebbe mai fatto, segno evidente che sta alla canna del gas». Giorgia Meloni, su Facebook, ha commentato:  «Chi, a differenza di Virginia Raggi, conosce Roma e il parco del Colle Oppio sa bene che quei locali sono dei semplici ruderi, senza alcuna possibilità di utilizzo a uso commerciale o abitativo e che la presenza della sezione è l'unico argine a un desolante degrado fatto di sporcizia, violenza e criminalità che affligge tutta la zona. Problemi seri e reali come quelli che vive gran parte di Roma e che il Movimento 5 Stelle non è in grado di affrontare».

Sempre su Facebook, Rosalba Castiglione (M5S) assessore al Bilancio, rivendica il provvedimento: «Siamo determinati ad andare avanti per porre fine allo scempio gestionale di cui il patrimonio immobiliare romano è stato vittima. Una situazione incancrenita che, come questo caso testimonia, affonda le sue radici anche in  tempi altro che recenti. La strada è lunga, ma siamo decisi ad andare fino in fondo per ridare dignità e trasparenza all'utilizzo della proprietà pubblica dei cittadini romani».

 

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