Collatina, nomade arrestato durante rocambolesca fuga in auto: sei giorni dopo anche il padre finisce in manette dopo un altro inseguimento

Collatina, nomade arrestato durante rocambolesca fuga in auto: sei giorni dopo anche il padre finisce in manette dopo un altro inseguimento
di Marco De Risi
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Sabato 12 Aprile 2014, 13:51 - Ultimo aggiornamento: 19:49

Padre e figlio, pregiudicati, nomadi del campo autorizzato di via di Salone, entrambi protagonisti, a distanza di sei giorni, di inseguimenti notturni fotocopia nella stessa zona, contromano e ad alta velocit, con le volanti della polizia.

Automobilisti saltati come birilli e fuga rocambolesca con lo speronamento degli equipaggi della polizia.

Il primo inseguimento fece clamore per i risvolti drammatici: provocò due morti. Era la notte tra il 3 e il 4 aprile, quando una volante intimò l’alt ad una Ford rubata con tre zingari a bordo in via di Collatina all’angolo con via di Salone. L’auto accelerò e tentò di investire gli agenti. Nacque un veloce inseguimento che si concluse in via Gregorio Grappelli, nei pressi del centro commerciale Roma Est. Le volanti, quando videro che la Ford aveva imboccato a folle velocità contromano via Grappelli, rallentarono ma l’auto con i tre nomadi a bordo si schiantò frontalmente contro la macchina di un romano che solo per caso rimase illeso. Drammatico, invece, il bilancio per gli occupanti della Ford. Due nomadi morirono a causa dell’incidente. I poliziotti arrestarono il terzo nomade, Stefano U., 19 anni, mentre cercava di fuggire dal luogo dell’incidente senza preoccuparsi delle condizioni dei feriti.

Venerdì notte inseguimento fotocopia. Protagonista il padre di Stefano U., Benjamin, 39 anni, anche lui residente nel campo nomadi di Salone e pluripregiudicato. Un equipaggio della polizia, a notte fonda, è impegnato ad un posto di controllo sempre nello stesso punto: via Collatina all’angolo con via di Salone. Due nomadi a bordo di una Citroen non si fermano all’Alt. Ecco che nasce il secondo inseguimento. La Citroen tenta più volte di speronare le auto della polizia. Dopo qualche chilometro l’auto si ribalta. Un nomade riesce a fuggire mentre gli agenti arrestano Benjamin U. e, a quel punto, accertano che è il padre del nomade coinvolto nel doppio mortale di pochi giorni fa. Vengono fatti accertamenti sulla Citroen che non risulta rubata. Allora perchè i due nomadi hanno speronato l’auto della polizia? E’ molto probabile che lo zingaro che è riuscito a fuggire doveva scontare qualche reato o era agli arresti domiciliari. Per lo zingaro bloccato dagli agenti è scattata una denuncia a piede libero. A decidere il suo rilascio in attesa del processo, il magistrato di turno.

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