Claudio Salini, infrastrutture ed edilizia civile: così ha lanciato il suo gruppo

Claudio Salini, infrastrutture ed edilizia civile: così ha lanciato il suo gruppo
di L. Ra.
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Martedì 1 Settembre 2015, 06:04 - Ultimo aggiornamento: 08:59
Presidente e amministratore dell'omonimo gruppo, Claudio Salini era il punto di riferimento dell'azienda romana costruita in dieci anni di intensa attività nel settore delle opere infrastrutturali. Cugino dell'ammininistratore delegato della Salini Impregilo Pietro Salini (ma tra i due gruppi non c'è alcun collegamento), la sua ICS Grandi Lavori Spa - questo il nome della holding operativa - vanta oggi un portafoglio ordini di oltre 700 milioni di euro, 15 cantieri aperti in Italia e nel bacino del Mediterraneo, non meno di 500 dipendenti e un giro d'affari di oltre 1 miliardo realizzato attraverso una società di costruzioni (Salc), un consorzio stabile, diverse società consortili e una società di progetto finalizzata ad iniziative immobiliari particolari.



Nel ruolo di general contractor, da subito la società si era mossa nell'ambito delle grandi infrastrutture e dell'edilizia civile, industriale e di restauro, per committenti pubblici e privati prevalentemente in Italia: secondo le informazioni offerte dal sito della holding, nella classifica Top 50-2014 il gruppo era posizionato ventesimo. Lo stesso sito mette in evidenza che «negli ultimi anni il Gruppo Claudio Salini ha optato per una politica di qualità e non di quantità, concentrando l'attenzione sull'organizzazione operativa interna e perseguendo con determinazione il raggiungimento degli impegni contrattualmente assunti giungendo all'ultimazione ed all'inaugurazione di oltre 25 opere» soprattutto a Roma ma anche nel Centro Italia.



FIGLIO D'ARTE

Con una sede amministrativa e commerciale a Milano, nel tempo il gruppo ha radicato anche a Nord tanto da aver partecipato alla realizzazione di alcune delle infrastrutture viarie sulle quali regge Expo. Appresa la notizia, Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, ha dichiarato: «Sono profondamente addolorato per la prematura scomparsa di Claudio Salini, un imprenditore e un amico personale che ho conosciuto e apprezzato in anni di lavoro comune. Abbiamo collaborato nel corso del mio mandato come assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia nei lavori a varie infrastrutture, come la SS38 della Valtellina e la ferrovia Arcisate-Stabio. Se ne va il responsabile di una società che si accingeva a celebrare il decimo anno dalla nascita, e che era già diventata una realtà importante nel settore nazionale delle costruzioni».



Claudio Salini lavorava dal 1992 nel settore delle infrastrutture. Ingegnere civile-idraulico e figlio d'arte, aveva trasferito l'esperienza maturata nell'area della governance, del merger & acquisition e dell'international tenders nel proprio gruppo, modellandone l'organigramma operativo fino a renderlo tra i più efficienti. Di recente si era offerto di partecipare al salvataggio-rilancio della Rdb - la storica azienda piacentina di sistemi costruttivi dichiarata fallita il 12 febbraio di quest'anno - attraverso la controllata Salc.



Ma non tutto è filato via liscio nella storia dell'azienda fondata da Claudio Salini. Nel marzo 2012 il Tribunale di Milano condannò l'allora Ing. Claudio Salini Grandi Lavori a non utilizzare il nome Salini come denominazione sociale e come nome del dominio del proprio sito internet. Di qui il cambio della ragione sociale in ICS Grandi Lavori Spa. La causa era stata promossa dalla Salini Costruttori controllata dalla famiglia del cugino Pietro prima che si verificassero le condizioni per la realizzazione della fusione con Impregilo.