IL BANDO
L'area contesa è stata messa a bando dal Municipio il 28 ottobre scorso. Poco dopo, il Gabinetto del sindaco ha concesso in modo diretto la stessa zona al Cirque du Soleil, che sarà in città dal 30 aprile. A dire dei denuncianti, il canone imposto alle imprese italiane sarebbe esorbitante. Chiedendo più di 60mila euro, l'amministrazione non avrebbe considerato la diminuzione al 20% prevista dalla normativa di settore. In precedenza, gli artisti avevano anche chiesto un'assegnazione diretta del terreno, cosa che, in effetti, il Campidoglio avrebbe poi fatto. Il problema starebbe nella gratuità. I circensi in rivolta sostengono infatti di aver ricevuto una disparità di trattamento palese, con una violazione del «principio di uguaglianza e di concorrenza fra imprese esercenti la medesima attività», si legge nell'esposto. Ora è l'Anac a indagare. Il primo passo è l'acquisizione degli atti e una richiesta di chiarimenti indirizzata all'amministrazione.
«Al fine di valutare la sussistenza di elementi utili per l'avvio di un procedimento istruttorio, si chiede di fare pervenire una relazione che chiarisca le determinazioni assunte», è scritto nella comunicazione dell'Authority. L'Anticorruzione ha chiesto al Municipio di «relazionare sulla sorte della domanda di partecipazione all'avviso pubblico presentata dalla denunciate». Al Campidoglio, invece, è stato chiesto di inviare chiarimenti sulle «motivazioni della concessione diretta dell'area comunale al Cirque du Soleil, e del mancato esigere del canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche». Le risposte dovranno arrivare all'Anac entro 30 giorni, pena l'avvio di un procedimento sanzionatorio.
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