Cie di Ponte Galeria, giovane tenta di impiccarsi. Manconi: è un libico che non può tornare a casa

Cie di Ponte Galeria, giovane tenta di impiccarsi. Manconi: è un libico che non può tornare a casa
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Martedì 25 Febbraio 2014, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 19:44
Ieri pomeriggio un ventenne, trattenuto da circa tre mesi nel Cie di Ponte Galeria, ha deciso di mettere in atto l'unica disperata azione che ha ritenuto utile per farsi ascoltare: togliersi la vita. Con un cappio realizzato dalle lenzuola di carta intrecciate ha provato a impiccarsi e solo l'intervento dei suoi compagni lo ha impedito». Lo riferisce il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani a Palazzo Madama che ricorda di aver incontrato, in passato, questo giovane fuggito dalla Libia. «Lo abbiamo incontrato nelle visite al centro delle ultime settimane, conosciamo bene la sua storia e più volte - rivela Manconi - aveva minacciato quel gesto - aggiunge Manconi - di fronte a una situazione complicata che non sembra trovare una soluzione. Si tratta di una persona fuggita dalla Libia dopo aver fatto parte della milizia di Gheddafi, è stato riconosciuto dal consolato come cittadino di quel paese ed evidentemente non può essere rimpatriato, essendo in pericolo di vita». «Casi come il suo - conclude Manconi - evidenziano la necessità di una valutazione attenta della storia individuale di ciascun migrante e della necessità di assicurare adeguata protezione e un percorso di inserimento nella nostra società soprattutto a chi non ha alcuna possibilità di vita nel paese d'origine».
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