Roma, Ponte Galeria: manifestanti aprono rete del Cie ma vengono repinti dallle forze dell'ordine

Alcuni immigrati con la bocca cucita al Cie di Roma
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Sabato 15 Febbraio 2014, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 12:47

Momenti di tensione nel pomeriggio al corteo dei Movimenti che si svolto a Roma per chiedere la chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie).

I manifestanti hanno «assediato» il Cie di Ponte Galeria ed hanno attaccato le recinzioni con corde e rampini ed un fitto lancio di petardi, razzi, fumogeni e pietre contro le forze dell'ordine al grido di «Chiudere Ponte Galeria». La polizia per contenere i manifestati ha lanciato alcuni lacrimogeni. Tra i molti partecipanti al corteo, 5000 secondo gli organizzatori, associazioni di migranti, attivisti dei centri sociali, dei movimenti per la lotta alla casa e alcune madri tunisine che mostravano le foto dei loro figli morti in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa.

«Durante la manifestazione - ha spiegato il direttore del Centro Vincenzo Lutrelli - gli immigrati ospiti del nostro centro hanno dapprima sostenuto i manifestanti all'esterno della struttura con piccoli disordini contenuti. Poi la situazione si è andata via via normalizzando tornando ad un clima sereno e disteso». «C'erano numerose forze dell'ordine a presidiare la struttura - ha aggiunto - e non mi risulta che sia stata danneggiata alcuna rete o cancellata del centro».

Nella mattinata i 42 immigrati «ospiti» di Ponte Galeria avevano sospeso lo sciopero della fame avviato ieri per manifestare contro il rimpatrio, tra ieri ed oggi, di tre marocchini che a dicembre presero parte alla protesta delle «bocche cucite». Espulsione anche per un altro immigrato, di nazionalità algerina, che però non partecipò alla protesta di dicembre. Non è escluso che nei prossimi giorni anche gli altri 12 immigrati che si cucirono la bocca possano essere rimpatriati.

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