Chiusura metro A, Termini nel caos
Codacons: esposto a procura / Video

I disagi a Termini (foto Marco Zeppetella - Toiati)
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Lunedì 1 Agosto 2011, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 21:37
ROMA - Il Codacons, che questa mattina ha monitorato le ripercussioni della chiusura della linea A per lavori tra Anagnina e Termini, denuncia una vera e propria sciagura per cittadini e turisti. I disagi maggiori si sono registrati presso la Stazione Termini, dove oggi regnavano caos e disorganizzazione. Qui, per raggiungere la banchina della linea A, i passeggeri sono stati costretti a lunghissimi percorsi a ostacoli tra scale, salite, discese, cambi di direzione e incomprensibili strettoie che hanno portato ad un rischioso affollamento di cittadini, mentre le temperature tra cunicoli, gallerie e scale mobili non funzionanti raggiungevano livelli estremi. Difficoltà che hanno alimentato le proteste e lo sconcerto di viaggiatori e turisti i quali, una volta entrati in stazione, a causa della caotica organizzazione hanno impiegato diverso tempo per raggiungere i treni della metropolitana. Ovviamente, per completare ancor di più il disservizio non poteva mancare il guasto tecnico e conseguente interruzione totale del servizio, avvenuto attorno alle 9.30».



«È una vergogna - afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi - I cittadini questa mattina erano infuriati, e ne hanno tutto il diritto. Con quale coraggio si limita il servizio a Termini costringendo i passeggeri a un percorso così tortuoso per raggiungere i treni? Atac e Comune devono risarcire Roma e gli utenti per i disagi causati, rimborsando il mese di agosto a chi ha acquistato abbonamenti annuali, e permettendo l'utilizzo gratuito della metro A per tutto il mese in corso, lasciando i tornelli sempre aperti». L'associazione presenterà domani un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, ipotizzando l'interruzione di pubblico servizio».



Aurigemma: i lavori servono alla città. «Codacons era presente anche il 28 marzo, quando, dopo un sopralluogo alla stazione Termini, fu comunicato che la linea A della Metro sarebbe stata parzialmente chiusa nel mese di agosto, quello a minor impatto sulla mobilità cittadina. Da allora non ha fatto pervenire obiezioni o proposte alternative e ora parla di esposti - replica l'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma - L'Amministrazione capitolina sta realizzando quelle infrastrutture che la nostra città ha atteso per troppo tempo e sicuramente, anzichè di esposti, ci sarebbe bisogno di condivisione e proposte costruttive, così come fatto in altre occasioni proprio da Codacons. Per quanto riguarda oggi, poi, va sottolineato che solo nelle prime cinque ore del servizio sono state attivate 135 navette sostitutive che hanno assicurato il trasporto di oltre 50.000 persone. Sicuramente la realizzazione di infrastrutture prevede l'apertura di cantieri e dunque qualche disagio, nonostante il lavoro messo in campo da Atac, Agenzia per la Mobilità e Roma Metropolitane. Siamo sicuri che la realizzazione di queste opere è l'obiettivo primario anche dei cittadini romani, consapevoli che i disagi di oggi sono inferiori ai vantaggi di domani. Restiamo comunque a disposizione, così come sempre fatto, di Codacons e di tutte quelle associazioni che vogliono offrire un contributo propositivo al piano della mobilità alternativa alla chiusura della linea A elaborato dall'Amministrazione capitolina».



«Il caos che sta avvenendo in queste ore nella stazione della metro di Termini non è degna di una Capitale europea - dice Paolo Masini, consigliere del Pd - È alto anche il rischio di incidenti fra gli utenti che girano senza indicazioni e informazioni nei tunnel sotterranei, fra lavori e scale mobili bloccate. Chiediamo al sindaco Alemanno di riferire al più presto su questo ulteriore disagio per i cittadini e i turisti della Capitale. Bene i lavori di adeguamento per la rete metropolitana della città voluti e aperti dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra, ma chiediamo al Comune di predisporre un piano di interventi per impedire che i sotterranei della metro di Termini si trasformino in una trappola pericolosa per gli utenti. Di fronte a questa palese incompetenza del Campidoglio targato Alemanno, purtroppo a rimetterci saranno sempre i romani che, a fronte di minor servizi, hanno visto anche aumentare il prezzo del biglietto di autobus e metro a 1,5 euro».



«Leggendo la descrizione che un'associazione di consumatori ha esposto circa le condizioni di stamane della fermata metro Termini, si ha la certezza che Roma sta perdendo, purtroppo, tutte le sfide della mobilità e dell'accoglienza turistica - dice Francesco Pasquali, capogruppo di Futuro e Libertà alla Regione Lazio - Svolgere dei lavori di ampliamento non può di certo costituire l'alibi per lasciare cittadini e turisti abbandonati in affollate code, con scale mobili fuori uso, per di più nei sotterranei e, in molti casi, trasportando persino bagagli. Pensiamo ai disabili, agli anziani, ai bambini, alle donne incinte. Roma, Capitale europea, può permettersi un servizio così? Di fronte a questo, la sbandierata inaugurazione di una nuova linea Atac non è neanche uno spot. Tanto meno lo è assicurare, come sta facendo l'Amministrazione Alemanno, un ampliamento del 50% del servizio metro entro il 2013».
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