Chikungunya, altri due casi a Roma nord: «Io e mia moglie colpiti dal virus»

Chikungunya, altri due casi a Roma nord: «Io e mia moglie colpiti dal virus»
di Veronica Cursi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Ottobre 2017, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 08:17

Sale il numero dei contagiati dal virus Chikungunya a Roma. Dopo la denuncia di una donna colpita dalla zanzara tigre insieme ad altri 20 residenti a Porta Metronia, altri due casi sono stati registrati questa volta nel quadrante nord della città, a Torrevecchia.
G. D., 42 anni, operatore Rai, denuncia di aver contratto il virus due settimane fa, il 28 settembre, a via Dego. E proprio lunedì scorso sui palazzi della strada è apparso un cartello del comune di Roma che annunciava: «Vista l'emergenza sanitaria per casi sospetti e accertati di Chikungunya, si comunica che verrà effettuato un intervento di disinfestazione dalle 23 alle 9». Finora la Regione Lazio conta 252 casi autoctoni. Ma il numero, così come le zone colpite, potrebbe aumentare.


I SINTOMI
«Il 28 settembre tornando dal lavoro mi sono sentito male - racconta l'uomo - Ho cominciato ad avere febbre altissima, dolori a gambe e braccia, nausea. All'inizio pensavamo ad una febbre poi, però, dopo due giorni si è sentita male anche mia moglie: stessi sintomi e stesse bolle su tutto il corpo. La nostra dottoressa ci ha consigliato di andare allo Spallanzani dove, dopo un prelievo, ci hanno diagnosticato il virus della Chikungunya». «Nei giorni successivi alla diagnosi nessuno tra i residenti è stato avvisato - prosegue - finché ieri, nella sorpresa generale di tutti, è comparso sul portone un cartello che annunciava interventi di disinfestazione. Non so a che ora e se effettivamente siano stati fatti, perché qui nessuno ha visto niente».

Secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) sono quattro i focolai autoctoni di Chikungunya in Italia: ad Anzio, Latina, Roma e Guardavalle Marina in Calabria. Ed è probabile che nei prossimi mesi vengano rilevati altri casi in queste aree, complici condizioni climatiche favorevoli alla zanzara. Il periodo di incubazione è di 2-4 giorni. Gianmaria L., 76 anni, abita a a Montesacro, ed è stato uno dei primi ad aver contratto il virus della zanzara infetta il 20 agosto ad Anzio, in via Orchiadi, dove era in vacanza e dove c'è stato il primo focolaio. Oggi, l'incubo ancora non è finito. «Sto ancora male - racconta - ho ancora piedi e mani gonfie. Da agosto prendo 4 tachipirine al giorno ma i dolori non passano. Dallo Spallanzani dicono che è l'unica cura. Non ne posso più. Mi sento abbandonato».