Centurioni by night, al Colosseo divieti ancora aggirati

Centurioni by night, al Colosseo divieti ancora aggirati
di Laura Larcan
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Lunedì 28 Agosto 2017, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 20:16
«Money, amico, money». «No cash, sorry, only credit card». «No cash? Ma che davero! Aho, questi c'hanno solo la carta di credito, ma porc...». Dialogo da transazione selvaggia al Colosseo. Il botta e risposta si è consumato la scorsa notte (erano passate da poco le ore 22), tra due sedicenti centurioni e alcuni turisti che passeggiavano a piazza del Colosseo.

Et voilà, ecco che gli affari per questi emuli fasulli di Marc'Antonio vanno avanti, a gonfie vele, anche al chiaro di luna, in barba al provvedimento approvato dal Campidoglio che ne vieta rigorosamente l'attività ed entrato in vigore a tutti gli effetti lo scorso 2 agosto. Non solo di giorno, ma anche dopo il tramonto. Il Messaggero aveva già segnalato a più riprese come, nonostante i divieti, il business illegale delle pose in costume andasse in scena tranquillamente tra monumenti, piazze e giardini del centro storico. Ma stavolta l'ultima legione del gladio di plastica, dell'elmo di scopa e dei sandali da mare assedia il Colosseo di notte. Già, proprio il monumento icona di Roma nonché il sito più presidiato dalle forze dell'ordine.

«Si appostano davanti al Colosseo sul lato verso via Labicana, all'altezza del cosiddetto sperone Stern - racconta una guida turistica - Arrivano puntuali tutte le sere, subito dopo il tramonto, intorno alle 20, e vanno via verso le 23. È una zona più appartata e buia, isolata, ma dove c'è comunque passaggio di turisti in queste sere d'agosto. Si mettono lì perché in quel punto non passa mai una pattuglia della municipale». Lo sa bene la professionista del turismo a Roma, che l'altra notte si è rivolta all'unica pattuglia dei vigili ferma su via dei Fori Imperiali per denunciare i centurioni in azione: «C'erano un vigile e una vigilessa, mi hanno risposto che non si potevano spostare da lì, ma che avrebbero segnalato la cosa». Ma non succede nulla. Hanno vita facile di notte i centurioni al Colosseo: «Ho chiesto loro di allontanarsi, e mi hanno riempita di insulti pesanti e volgari, e minacce. Dicono che mi vengono a cercare a casa».

SUK DOPO IL TRAMONTO
I centurioni di notte al Colosseo hanno terreno libero: dal presidio dell'Esercito precisano sempre che non è responsabilità loro («sono lì per gli attentati terroristici»). «Se i centurioni hanno iniziato ad operare la notte al Colosseo è perché la piazza e i Fori sono diventati ormai luogo di ritrovo e di bivacco, con molto abusivismo. Clienti e impunità garantita - denuncia Nathalie Naim consigliera del I Municipio esperta di decoro - Non c'è controllo. Molte pattuglie di vario genere passano, ma dicono di avere altri incarichi e non sono stati in nessun modo sensibilizzati al problema». L'area archeologica centrale, di notte, si è ormai trasformata. Basta fare una passeggiata dopo le 21 per rendersene conto. «Chi consuma pasti, birre e vino seduti per terra o sui muretti davanti al Colosseo - lamenta la Naim - ho visto ragazzi giocare a calcio con un reperto, si arrampicano ovunque per farsi foto». Il suk al Colosseo, insomma, va in scena anche sotto le stelle. «Ci sono molti abusivi - conclude Naim - pseudo pittori che vendono quadri. La musica tecno a forte volume dei finti artisti di strada con amplificatori che si susseguono a pochi metri l'uno dall'altro».