Centurioni abusivi e il pizzo
sulle foto, la Procura:
«Processateli per estorsione

Centurioni abusivi e il pizzo sulle foto, la Procura: «Processateli per estorsione
di Adelaide Pierucci
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Mercoledì 4 Aprile 2018, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 15:04
Basta uno sguardo, un gesto per far capire ai turisti che la foto scattata ha un costo, pure se cancellata: dai 20 ai 50 euro. Non una mancia chiesta a mano tesa in cambio della loro presenza fuori dai principali monumenti (già fastidiosa di per sé) ma un ticket preteso che 4 centurioni ora rischiano di pagare con un processo. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di estorsione per i primi figuranti vestiti da antichi romani finiti indagati a piazzale Clodio per le vessazioni riservate a turisti increduli.

Quattro legionari immortalati due anni fa da telecamere puntate sul Colosseo mentre con spintoni e modi maldestri pretendevano di incassare soldi per le foto ricordo. Non solo il pizzo per uno scatto. Nei forum dei turisti ormai è tornato l'allarme rosso per i centurioni, anche sul fronte manolesta. Un inglese li ha bollati come una «legion of pickpocketers», una legione di borseggiatori. I tristi emuli dei militari dell'esercito romano con pantaloni e spade di legno continuano a presidiare i monumenti di Roma antica, posizionandosi alle uscite secondarie, dove forse è pure più facile agganciare i turisti, spesso nella speranza di strappar loro soldi per una foto o magari allungare le mani e arrotondare con altro.

LO SFOGO
È il solito inglese a consigliare su Reddit.com la prima attenzione per arginarli: «Per dieci minuti li ho visti rubare occhiali da sole e soldi in contanti. Bisogna fare attenzione quando ti mettono i loro elmetti in testa». Che siano romani o romeni i centurioni più pericolosi pare che spesso lavorino insieme per spartirsi gli incassi o il bottino. Un turista pubblica pure la foto. Alli J, americana, nel suo resoconto di viaggio a Roma mette in guardia: «L'unico vero problema lo abbiamo avuto con i tipi vestiti da gladiatori vicino al Colosseo». «Con mia figlia sono stati molti insistenti. Per farli dissuadere sono dovuta diventare iperprotettiva».

«Sono stato a Roma la settimana scorsa», è lo sfogo di un portoghese «ed è successa la stessa cosa a me e alla mia ragazza, eravamo vicino piazza di Spagna. Un paio di tipi vestiti da gladiatore si sono avvicinati a noi chiedendo di dove eravamo, se volevamo scattare foto, sempre molto amichevoli. Poi hanno iniziato a parlare di luoghi comuni del Portogallo e Spagna, che ci hanno fatto innervosire. E alla fine, hanno detto che dovevamo pagare 10 euro per le foto».

LE DENUNCE
«Hanno messo l'elmo in testa a me - ha continuato - ma per fortuna avevo telefono e portafoglio ben nascosti. Purtroppo, la mia ragazza poi ha notato che le mancavano 35 euro. Non siamo certi, ma sospettosi».
I turisti, però, non si limitano a improvvisare vademecum anti-centurioni. C'è chi propone soluzioni. «Molte persone che vengono a Roma per la prima volta, soprattutto anziani - ha proposto Thomas DeSimone, inglese - pensano che questi centurioni facciano parte dell'attrazione decisa dal Campidoglio, come i figuranti a Disneyworld». «È importante - ha aggiunto - che il sindaco faccia di tutto per far sì che gli sia proibito di lavorare davanti ai monumenti, altrimenti si alimenta la cattiva pubblicità alla città. Il turista è spiazzato quando li vede minacciare/borseggiare a Roma».
 
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