Castel Gandolfo, trovate altre bombe nei fondali del lago: arriva la Marina Militare

Castel Gandolfo, trovate altre bombe nei fondali del lago: arriva la Marina Militare
di Chiara Rai
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Martedì 18 Aprile 2017, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 08:42

Tra qualche ora ci sarà un primo sopralluogo finalizzato alla bonifica degli ordini bellici nel lago Albano di Castel Gastel Gandolfo. Il Messaggero ha lanciato il videoservizio di denuncia a novembre scorso e finalmente sembra che il sito stia per essere definitivamente sgomberato.
 

 


Domani, mercoledì 19 aprile, il raggruppamento Subacquei ed Incursori "Teseo Tesei"  - Comsubin –  si troverà sulle rive del lago in via Pescatori per ispezionare l’area dove a un metro e mezzo di profondità si trovano decine di ordigni inesplosi, un vero e proprio pericolo sommerso. La missione del sopralluogo è di verificare in che maniera procedere alla rimozione delle bombe risalenti alla seconda Guerra mondiale.

Le bombe si trovano nel tratto che parte dai resti della torretta del Coni di arrivo dei vogatori durante le Olimpiadi del 1960 e si estende per circa 200 metri, per tutta la lunghezza della recinzione dell’area delle ex tribune.

I subacquei della Marina Militare nelle prossime ore provvederanno a informare gli artificieri del terzo Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito che rimuoveranno gli ordigni per farli brillare gli ordigni, probabilmente nella zona di Palestrina. 

Non si conosce ancora il peso e la quantità di ordigni che dovranno essere estratti dall'acqua.Per poter fare una bonifica dell'intera area, compreso l'arenile antistante, bisognerebbe prima procedere a un disboscamento. Fino al luglio del 2013 sono stati rinvenuti migliaia di ordigni tra bombe a mano, da mortaio, d’aereo. Per dodici anni sono stati distrutti oltre 50 mila esplosivi. Tre anni fa per far brillare due grosse bombe furono allontanate quattrocento persone dalle loro case, la residenza estiva del Papa fu evacuata, fu vietato il traffico aereo e quello ferroviario.

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