Casamonica, botte ai vigili contro le demolizioni: arresti e tensione a Roma

Casamonica choc: botte ai vigili per rientrare nelle case, arresti
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Giovedì 22 Novembre 2018, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 00:00

A due giorni dallo sgombero dal cosiddetto "borghetto" del Quadraro, i Casamonica tentano di rientrare nelle loro case in corso di demolizione e affrontano i vigili di Roma con la forza. Circa 20 persone hanno cercato di forzare l'area di sicurezza e hanno aggredito alcuni agenti spintonandoli e buttandoli per terra. Alcune persone sono state fermate.

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Le tensioni sarebbero iniziate quando alcuni degli sgomberati volevano accendere dei fuochi davanti l'ingresso dell'area. Quando gli è stato detto che non era possibile sono scattati gli insulti e poi gli spintoni agli agenti della polizia locale che presidiavano l'ingresso dell'area. Nel gruppo di circa 20 persone c'erano anche alcune donne.

 

 

Botole e stanze segrete. Intanto le operazioni di demolizione delle otto ville abusive del clan sinti riservano continue sorprese su come quelle dimore erano arredate e costruite: in ognuna di esse o quasi sono state trovate botole segrete e pertugi nascosti dove poter occultare persone o semplici oggetti. Le ruspe in azione, insomma, hanno portato allo scoperto le 'stanze segrete' del clan, così come accadeva in passato per i bunker dei mafiosi. 
 

Giù la casa del boss. Demolita nella notte una parte dell'abitazione di Guerino Casamonica, considerato uno dei boss del clan.  Il manufatto è adiacente la ferrovia tanto che è stato necessario richiedere la sospensione della circolazione dei treni.

I prossimi passi. Ma il colpo ai Casamonica non finisce al Quadraro: lunedì, come già annunciato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, verrà abbattuta una villa alla Romanina alla presenza del ministro Matteo Salvini. «La pacchia è stra finita - dice Salvini - con la sinistra facevano i funerali show, ora vengono sgomberati e puniti», ricordando il funerale in grande stile del capostipite Vittorio Casamonica a Cinecittà. Al posto della villa abbattuta sorgerà un parco pubblico. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha infatti chiarito: «Stiamo lavorando per prendere quei beni confiscati in gestione e restituirli subito». Ma il legale di alcuni componenti dei Casamonica annuncia battaglia contro i provvedimenti adottati: «Dopo una attenta analisi - ha spiegato l'avvocato Tiziano Gizzi -, ho formalizzato un incidente di esecuzione contro l'ingiunzione di demolizione dell'abitazione dei miei assistiti. Dalle mie verifiche emerge che il reato di abuso edilizio su cui si basa l'ingiunzione di demolizione è ormai prescritto».

Gli arresti. I guai però non sembrano finire per i membri del clan: uno dei suoi esponenti, il 47enne Raffaele Casamonica già in carcere per altri reati, è stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti alla moglie e alle sue due figlie e per violenza sessuale. Dopo dieci anni di convivenza e matrimonio, la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo, descrivendo una vita da «schiava del clan», subendo prevaricazioni, umiliazioni, percosse, abusi e «regole» che le imponevano dio non tagliarsi i capelli e non indossare i pantaloni.

Arrestata anche la cognata di Vittorio, il Casamonica del funerale show: accusata di estorsione continuata commessa ai danni di vari commercianti tra Roma e i Castelli Romani dal 1999 al 2003. Nel 2015, il figlio, Guido Casamonica, fu arrestato con le accuse di usura ed estorsione ai danni del commerciante di marmi iraniano Mehdi Denhavi.

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