Casamonica, l'idea di un parco al posto delle villette abbattute

Casamonica, l'idea di un parco al posto delle villette abbattute
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 23 Novembre 2018, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 08:04
Prima di Natale l'ultimo blocco di cemento sarà rimosso dal borghetto dei Casamonica, in via del Quadraro 110. E da allora si inizierà a pensare al futuro di quell'area da 2 mila metri quadri occupata abusivamente per oltre 25 anni dai familiari ed esponenti del clan di origine abruzzese. Forse nascerà un parco pubblico per i cittadini oppure una zona giochi vicina alla scuola dove far divertire i più piccoli. Quel che è certo, per il momento, è l'azione meccanica della ruspa che fin da poche ore dopo lo sgombero avvenuto all'alba di martedì scorso non si è mai interrotta. Finora sono state demolite completamente due ville: quella di Guerrino Casamonica e la prima casa che, entrando nel borghetto, si scorgeva sulla destra. Ieri pomeriggio è partito l'abbattimento di una terza villa sul lato sinistro della piazzola. Procedendo a questo ritmo, gli abbattimenti si dovrebbero concludere entro la fine del mese. È questo l'obiettivo che si è dato sia il Campidoglio sia il corpo della polizia locale, nonostante le rimostranze degli ex occupanti che ieri hanno provato a sfondare il cordone di sicurezza per accedere all'area aggredendo anche alcuni vigili. Individuate tre persone (due fermati e un denunciato a piede libero) per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale. Ma i Casamonica sembrano non arrendersi: il loro legale sta cercando di impugnare i provvedimenti di abbattimento di fronte al Tar perché sostiene che il Campidoglio avrebbe dovuto rinforzare le vecchie determine con nuovi atti.

Il passo successivo dell'amministrazione capitolina, comunque, per una delle ormai ex roccaforti dei Casamonica (qui ci abitavano Guerrino, ma anche Luciano l'uomo considerato l'ufficio stampa del clan che ha preso parte ad alcune fiction televisive ed è il cugino dell'altro famoso Luciano Casamonica, l'uomo fotografato in una cena con Salvatore Buzzi) è segnato: quando si spegnerà il motore della ruspa, si procederà alla bonifica dell'area. Un'operazione di per sé complessa giacché i Casamonica ma anche i parenti come i Bevilacqua, gli Spinelli, i Morelli, ovvero tutti coloro che hanno costruito e abitato illegalmente le ville oltre a edificare in superficie, secondo le prime rilevazioni, avrebbero anche inficiato la salubrità del terreno sotterrando rifiuti di ogni tipo per eliminare le pendenze di quella che a tutti gli effetti è una collinetta. Ecco che in breve si arriva a gennaio quando partirà la terza fase per stabilire come recuperare la piazzola che tecnicamente fa parte del parco dell'Appia Antica. «L'area è di proprietà del Campidoglio e in parte della fondazione Gerini spiega la presidente del VII Municipio, Monica Lozzi ma è una zona che non potrà essere edificata (pendono infatti tre vincoli: archeologico, paesaggistico e ferroviario) quindi si potrà procedere con un recupero che rispetti le prescrizioni».

«PROCESSO PARTECIPATO»
Il Municipio in questa fase vorrebbe coinvolgere la cittadinanza: «Pensiamo che consultando i residenti che meglio conoscono questa porzione di quartiere conclude la presidente Lozzi ed ascoltando le loro eventuali proposte, si potrà arrivare ad una decisione davvero condivisa da tutti». Per il momento si continua ad abbattere quelle villette dalle quali sono stati portati via mobili e oggetti. Tutto il materiale, catalogato e diviso per famiglie, è stato accatastato in 18 container che il VII Municipio ha affittato (isolando una parte dei 600 mila euro messi a disposizione per tutta l'operazione) e allestito in un'area del Centro Carni sulla Togliatti. I Casamonica e i loro parenti avranno a disposizione 20 giorni per ritirarli. Dopodiché il materiale o verrà mandato in discarica o come auspica il VII Municipio verrà devoluto a enti benefici. Per ora è arrivata una sola richiesta di recupero del mobilio, quella di Loredana Spinelli, la donna che con la famiglia aveva tirato su la seconda villa abbattuta ieri.
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