PRIMATO Andiamo per ordine. La legge definisce un percorso agevolato per saldare le cartelle esattoriali del passato. Vi si poteva aderire fino a martedì scorso e nel Lazio lo hanno fatto in 176 mila, a Roma in 132 mila, più che in tutta la Campania (120.000) e in tutta la Lombardia (113.000). Nel resto del Lazio, il record va alla provincia di Latina (oltre 17 mila doman- de), seguita da Frosinone (14 mila), Viterbo (7 mila) e Rieti (5.300). Per la sola Capitale si stima che quelle cartelle esatto- riali valgano circa un miliardo di euro, cifra che sale a quasi 1,3 miliardi se si tiene conto di tutta la regione.
DATE
Bene, ma adesso che succede? Succede che comunque bisogna pagare, ma con qualche sconto e agevolazione. Più nel- lo specifico: se si tratta di un debito affidato alla riscossione tra il primo gennaio e il 30 settembre 2017, il contribuente entro il 30 giugno riceverà un atto chiamato “comunicazione delle somme dovute”, in cui si spie- ga quale cartelle sono state rot- tamate, quali voci non possono essere accolte, quanto bisogna versare. Vengono spediti anche i bollettini, in base al piano di rateizzazione che può essere suddiviso al massimo su cinque rate (luglio, settembre, ot- tobre e novembre dell’anno in corso, febbraio 2019). Ogni rata vale il 20 per cento del totale da pagare. Se invece si parla di un debito relativo al periodo che va dal 2000 al 2016, la comunicazione sarà spedita entro il 30 settembre, ma ci potranno essere al massimo tre rate (ottobre e novembre per il 2018, febbra- io per il 2019). In questo caso le prime due rate sono pari al 40 per cento della somma da paga- re, l’ultima al 20. Terza casisti- ca: cartelle esattoriali più re- centi, arriverà una prima comunicazione entro fine giu- gno, una seconda con la defini- zione della rateizzazione entro fine settembre.
OSSIGENO
Oltre alla possibilità di rateizzare, perché al contribuente è convenuto rottamare le cartelle? Chiarito che il dovuto va comunque pagato per intero (ad esempio l’importo di una mul- ta), però vi è uno sconto su sanzioni e interessi, che va dal 25 per cento per una contravvenzione fino al 30-40 per imposte non versate.
In pratica, spiegano all’Agenzia delle Entrate-Ri- scossione, i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata, come previsto dalla legge, pagheranno l’importo re- siduo delle somme dovute sen- za corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora; per le mul- te stradali non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. M.
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