Roma, bocciato il bilancio del Comune. I Revisori: «Conti sbagliati». Caos in Aula: «Raggi via»

Roma, bocciato il bilancio del Comune. I Revisori: «Conti sbagliati». Caos in Aula: «Raggi via»
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Martedì 20 Dicembre 2016, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 07:54

L'organo di revisione economico-finanziaria boccia il bilancio del Comune di Roma. Il parere dell'Oref, come annuncia il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito, non è favorevole.  

Le motivazioni.
L'Oref spiega in un parere che «l'Amministrazione non ha previsto gli interventi correttivi necessari ed indispensabili per la salvaguardia degli equilibri di bilancio». Sebbene «l'obiettivo del pareggio di bilancio sia conseguibile che esso sia stato raggiunto anche grazie sulla base di previsioni di entrate non strutturali (es. concessioni edilizie, contravvenzioni, recupero evasione tributaria, ecc.), e sulla base di »una non corretta previsione degli ingenti e imminenti oneri derivanti dai debiti fuori bilancio
».

«Riguardo le entrate - scrive l' Oref - non si riscontra un adeguato e specifico programma di recupero delle entrate tributarie e patrimoniali dell'Ente come già raccomandato da questo Collegio. Inoltre non trovano riscontro le raccomandazioni del MEF e le previsioni del piano di rientro in riferimento alla razionalizzazione e/o alienazione delle partecipazioni in society che non svolgono attività per it raggiungimento di fini istituzionali dell'Ente».

L' Oref segnala inoltre
«una non corretta previsione degli ingenti e imminenti oneri derivanti dalla gestione del contenzioso in essere, dalle passività derivanti dalla gestione delle partecipate; dalle passività potenziali relative alle garanzie rilasciate da Roma Capitale in relazione all'operazione «punti verde qualità», dalla realizzazione della linea metropolitana C e dell'ammodernamento di quelle esistenti; dalle passività potenziali inerenti le problematiche curate dal dipartimento politiche sociali; dal contenzioso relativo al CCNL per i dipendenti di Roma TPL, dal contenzioso relativo alle problematiche delle acquisizioni sananti e dalle criticità riscontrate con la gestione commissariale».

L'organo di revisione ribadisce in merito, condividendo i criteri ed i principi esposti nel piano di riequilibrio e nella verifica del MEF, quanto già enunciato nel parere at bilancio di previsione 2016-2018, e cioè la necessità urgente di razionalizzare il perimetro delle partecipate di Roma Capitale, provvedendo alla cessione delle partecipazioni e/o allo scioglimento delle società non strettamente necessarie al perseguimento dei fini istituzionali dell'Ente al fine del conseguimento di risparmi di spese e riduzioni dei rischi derivanti della gestione delle società stesse. Tale raccomandazione, già più volte espressa da questo Organismo ma disattesa dall'Ente, è da estendere a tutte le società fuori il perimetro consentito della normative sulle partecipate e si estende anche a tutte le altre società che presentino situazioni analoghe». 

«Ulteriori risparmi derivanti dalla razionalizzazione della spesa non appaiono possibili se non a danno della qualita dei servizi erogati dall'Ente ai cittadini» e «gli utilizzi delle risorse in conto capitale, oneri concessori, per la spesa corrente, ancorché previsti dalla legge finanziaria 2017, determineranno comunque una contrazione degli interventi di investimento necessari invece al mantenimento del patrimonio dell'Ente», conlude il Collegio dell'Oref.


E' la prima volta nella storia del Comune di Roma che il bilancio viene bocciato dall'Oref. Comunque, pur esprimendo parere contrario, si legge nelle conclusioni del parere sul Bilancio del Campidoglio, l'organismo valuta «positivamente la politica di bilancio ispirata a principi di prudenza adottata dall'ente per gli esercizi 2017-2019».


«La seduta di oggi è stata tolta e quella di domani è sconvocata». Lo ha annunciato il presidente dell'Assemblea Capitolina, Marcello De Vito.

Le reazioni.

«Come riconosciuto dallo stesso Oref, questo è un bilancio vero, ispirato a criteri di prudenza e credibilità. Dopo le opportune modifiche lo riproporremo, con più forza e determinazione di prima». Lo scrive, in un post su Facebook, l'assessore al Bilancio di Roma Capitale Andrea Mazzillo.

Dall'opposizione chiedono a gran voce le dimissioni della Raggi.
«Non c'è bisogno di alcun commento ulteriore - dicono dal Pd Lazio - Si possono ruotare assessori o dirigenti ma se non c'è una guida, la Capitale non ha futuro. È tempo che la sindaca Raggi ne prenda atto e lasci il campo prima che sia troppo tardi. Lo faccia per il bene della sua città, lo faccia per i Romani». 

«L'ex ragioniere generale Stefano Fermante li aveva avvisati ma la giunta Raggi ha sottovalutato la vicenda». Così il segretario dell'Aula Giulio Cesare, il consigliere di opposizione Alessandro Onorato (Lista Marchini).

Fermante si è dimesso lasciando una relazione che è un Sos sullo stato delle Finanze capitoline. «Dopo il parere negativo dell'Oref bisogna rifare da capo il bilancio che, ovviamente, non verrà più approvato entro il 31 dicembre, termine di legge salvo proroghe di salvataggio del Governo, che di solito arrivano per tutti i Comuni d'Italia. Il cuore della questione, per cui è arrivato il parere negativo dell'Oref, è che il fondo passività è sballato, che gli spazi di finanza pubblica non coprono i debiti fuori bilancio e le passività potenziali. A queste si aggiungono i conti delle municipalizzate fuori controllo».

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