LE VASCHE D'ORO
Il provvedimento, affrontato ieri nella seconda riunione dell'esecutivo capitolino dopo le dimissioni del sindaco Ignazio Marino, coinvolge le fontane delle piazze di Spagna, Navona, Barberini, della Rotonda, del Popolo, Colonna, Santa Maria in Trastevere, Mattei, Esedra, dell'Acqua Paola (il più noto Fontanone), del Quirinale, Madonna ai Monti, Santa Maria Maggiore e via del Babuino. Fontana di Trevi al momento dovrebbe seguire un regolamento a parte, mantenendo l'esclusivo rapporto con la Caritas. Le monetine che dal 3 novembre, giorno di riapertura dopo il restauro durato un anno e mezzo, i turisti torneranno a lanciare nella grande vasca della Dolce Vita, saranno «esclusiva proprietà» del Comune. «Ma con l'accordo di essere versate alla Caritas», dicono dall'Assessorato alla Cultura. Business non da poco, quel rito propiziatorio per un ritorno nella Città eterna, visto che la media annuale di soldi “pescati” ammonta a circa 1 milione di euro. La Sovrintendenza capitolina punta, così, a mettere a reddito il «rito beneaugurale del lancio di monetine», fenomeno sempre più in crescita che potrebbe, ora, far fronte «all'insufficienza delle risorse previste in Bilancio per lo svolgimento delle attività di gestione del patrimonio». Inoltre, le monetine lanciate nelle fontane rappresentano «beni abbandonati dai singoli proprietari». Non fa una grinza.
I CARTELLI
Il provvedimento urgente, da chiudere negli ultimi giorni del mandato in scadenza il 2 novembre, prevede allora di affidare agli uffici della Sovrintendenza lo svolgimento delle attività, con l'installazione nei pressi delle fontane interessate dalla delibera (dalla Barcaccia alla fontana dei Fiumi, a quella del Tritone, per intenderci) cartelloni che avvisano che «il lancio delle monetine è da considerarsi atto devoluto in favore di Roma Capitale». Sempre sui cartelli sarà messo in evidenza il reato penale in caso di furto. Sempre il personale di Palazzo Lovatelli emanerà gli atti per la “pesca” delle monete, che saranno “insacchettate”, pulite, contate e versate alla Tesoreria.
Simone Canettieri