IL DOCUMENTO
La sfida, a due anni e mezzo di distanza, torna tra i banchi del consiglio. All'ordine del giorno della seduta di domani dell'assemblea capitolina è inserita una mozione, inizialmente presentata da Ignazio Cozzoli (gruppo misto), che impegna tra l'altro la sindaca e la sua giunta «ad attivarsi presso il Governo al fine di ottenere la proroga delle concessioni dei posteggi su aree pubbliche fino all'anno 2020», e a fare pressione affinché vengano esclusi dall'applicazione della direttiva europea «gli operatori ambulanti e le microimprese operanti nel settore del commercio su aree pubbliche». Sul documento è poi confluito il gruppo dei Cinque stelle, con una mozione molto simile preparata dal presidente della commissione commercio, Andrea Coia, il cui voto probabilmente slitterà a giovedì.
LE POSIZIONI
Il Movimento 5 stelle, come setto, si è schierato contro la Bolkestein, e il gruppo capitolino segue tendenzialmente la stessa linea. «Recepiremo la mozione, cercando di fare leva su Governo e Regione per avere tempi più lunghi - spiega Adriano Meloni, assessore capitolino allo sviluppo economico - Ma Roma fa caso a parte perché ci sono alcune famiglie, non solo quella dei Tredicine, che controllano centinaia di licenze: quindi, in questo caso, non si tratta di microimprenditori». Meloni ha già avviato il suo piano di lavoro: «Stiamo identificando le postazioni che vanno in contrasto con il Codice della strada, affidandoci ai vigili urbani, o con le condizioni di decoro, con il parere della Sovrintendenza, e che quindi non possono restare il quel luogo e vanno spostate». Una posizione riformatrice, quella di Meloni, che tra i pentastellati trova alcune sponde, a partire dal vice presidente del consiglio comunale Enrico Stefàno, ma che è parzialmente in contrasto con la linea ufficiale M5S, portata invece avanti con decisione dal presidente della commissione commercio. Nei prossimi giorni, a Palazzo Senatorio, bisognerà trovare un punto di mediazione su un tema storicamente molto caldo, nella Capitale.
IL DIBATTITO
«L'applicazione della Bolkestein, se fatta in modo intelligente, può essere un'occasione per la riorganizzazione del settore - commenta Marta Leonori, ex assessore alle attività produttive nella giunta di Ignazio Marino - Questo permetterà anche l'applicazione del codice dei Beni culturali e di quello della Strada». Inoltre, aggiunge Leonori, «sarà l'occasione per chiedere agli operatori di adottare un banco tipo nel centro storico, ma anche nelle zone periferiche». L'ex assessore aveva svolto un lavoro di ricognizione di tutte le concessioni attive a Roma, «in vista di un piano di riorganizzazione che poi si è arenato, ma quei dati sono ancora nei cassetti, a disposizione di chi volesse utilizzarli». Secondo Cozzoli, comunque, «con questa mozione si interviene a tutela di centinaia di padri di famiglia che lavorano come ambulanti: per le situazioni più grandi, come quelle di chi controlla tante licenze, lo strumento di regolazione sono i bandi e le gare che l'amministrazione deve fare volta per volta».
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