Roma: bus turistici, un microchip contro i furbetti della sosta

Roma: bus turistici, un microchip contro i furbetti della sosta
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 6 Gennaio 2018, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 16:38
La trovata è molto grillina: un microchip, o meglio un sensore elettronico, farà da vigile urbano e aiuterà l'amministrazione comunale a scovare i torpedoni turistici che fanno i furbi e si piazzano nei parcheggi riservati ai pullman più del necessario, costringendo gli altri bisonti alla sosta selvaggia e quindi, in definitiva, intasando le vie del centro storico. Di più, proprio come un vigile-robot, il sensore annoterà in un cervellone digitale targa e tempo dell'infrazione, in modo che il Campidoglio possa poi presentare il conto alla ditta a cui il bestione di metallo risulta intestato. Fantascienza? Il progetto in realtà è già stato messo nero su bianco dall'Agenzia per la Mobilità e l'amministratore delegato, Walter Tortorella, alla vigilia di Natale ha firmato il provvedimento per dare la caccia all'impresa esterna che dovrà fornire materialmente i microchip e il software con cui gestire il meccanismo.

POCHI CONTROLLORI
L'intervento, si legge nelle carte dell'appalto, è «necessario per garantire il regolare utilizzo degli stalli e per disincentivare l'abusivismo». Sul piatto il Comune ha messo quasi un milione di euro (840mila euro, Iva inclusa), ma la spesa, viene assicurato, sarà doppiamente utile perché i sensori elettronici permetteranno all'amministrazione «di non distogliere personale di controllo a presidio delle numerose aree di sosta distribuite sul territorio». Di controllori, oggi, ce ne sono davvero pochi: escludendo i vigili, appena 20 dipendenti dell'Agenzia hanno il patentino di «ausiliario del traffico per le aree di sosta dei bus turistici».

Una piccola truppa che finora ha combattuto con armi spuntate l'esercito dei 2mila bisonti che ogni giorno fanno breccia nelle zone centrali della Capitale. L'aiuto tecnologico sembra fondamentale per far scattare le multe, che sono piuttosto salate: oltre ai 40 euro per aver violato il codice della strada, i pullman rischiano una stangata fino a 450 euro per non avere rispettato il regolamento del Campidoglio. Tutto sta nel farlo applicare, questo regolamento.

Qualche informazione per i non addetti ai lavori: in teoria attorno ai monumenti i pullman potrebbero fermarsi non più di 15 minuti, giusto il tempo di far scendere e risalire i turisti e poi ripartire o andare in rimessa. Invece, se non c'è qualche vigile a controllare, i torpedoni rimangono parcheggiati a piacimento e chi arriva dopo fa lo stesso, generando doppie, terze file e ingorghi mostruosi. Lo stesso accade nei parcheggi riservati alla sosta oraria, dove da regolamento i bus privati potrebbero fermarsi non più di due ore.

L'appalto appena bandito dall'Agenzia della Mobilità prevede l'installazione di 500 sensori in grado di rilevare «con un'accuratezza minima del 95%, lo stato di occupazione di uno stallo e il suo cambiamento quando un automezzo si posiziona o abbandona lo spazio monitorato».
I microchip verranno sistemati strategicamente sotto l'asfalto e avranno una batteria che durerà almeno cinque anni, in modo da ridurre al minimo gli interventi di manutenzione. Accanto ai parcheggi, verranno montate 55 colonnine per i parcometri. Attraverso questi totem sarà possibile pagare la sosta e ricevere un tagliandino con la scadenza del parcheggio, così come avviene per le strisce blu. Prima però gli autisti dovranno registrare la targa del proprio mezzo.

IN TEMPO REALE
Il sistema servirà a monitorare h24 i parcheggi e il margine di errore, spiegano dall'Agenzia, è minimo: i sensori segnaleranno entro 20 secondi ogni spostamento al server del Comune, che a quel punto potrà inviare sul posto i controllori oppure registrare la violazione. «Nel caso in cui l'utente sosti oltre le 2 ore senza alcun pagamento - si legge nel capitolato di gara - il sistema, oltre a generare un allarme, dovrà registrare i dati del veicolo in sosta in un'apposita area destinata al recupero della tariffa da parte di Roma Servizi per la Mobilità». Insomma, se gli ausiliari o i vigili non faranno in tempo a staccare il verbale, ci penserà il microchip a catalogare tutto e ad avvertire il Campidoglio.
 
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