Roma, con Burian clochard a rischio gelo. Il Campidoglio: via al Piano Freddo

Roma, con Burian clochard a rischio gelo. Il Campidoglio: via al Piano Freddo
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Domenica 25 Febbraio 2018, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 16:23
Il grande gelo portato dal vento di Burian è arrivato e si aspettano momenti difficili per i cinquemila i clochard (di cui oltre ottocento donne) con i cani al seguito che vagano per le strade e le contrade dei comuni e delle città italiane. «Sono cinquemila le persone, tra cui ottocento donne, in stragrande maggioranza italiani, che vivono per strada con i cani - dice Lorenzo Croce presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) - che stanno vivendo ore difficilissime a causa di questa nuova ondata di gelo che mette a rischio la loro vita e quella dei loro amici a quattro zampe. Invitiamo le amministrazioni locali ad aprire i dormitori anche ai clochard con i cani. Invito anche - conclude Croce - ad aprire le chiese e strutture pubbliche che possano ospitare almeno in queste ore i clochard con i cani al seguito».

A ROMA
«Garantire un potenziamento del circuito di accoglienza capitolino per le persone senza dimora e in condizione di fragilità, a seguito dell'allerta maltempo e del previsto abbassamento delle temperature nei prossimi giorni. Con questo obiettivo, di concerto con il coordinamento del tavolo tecnico attivato da ieri in Campidoglio, l'Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale ha avviato un lavoro in sinergia con il privato sociale cittadino che ha consentito di mettere a disposizione ulteriori 186 posti notturni e 21 diurni. È inoltre in corso una ricognizione con Atac e con Ferrovie dello Stato per definire un ulteriore incremento dei posti tramite l'apertura delle stazioni metro e ferroviarie. Ricognizioni e sopralluoghi sono in corso anche in altre strutture comunali da mettere a disposizione all'occorrenza».

Questa la una nota del Campidoglio. «Ringrazio tutte le realtà del terzo settore della città che, con uno sforzo rapido ed efficace, stanno garantendo un consistente incremento dei posti per l'accoglienza. Il rischio di un crollo delle temperature ha chiamato a raccolta pubblico e privato che, con un impegno condiviso, hanno costruito un percorso incentrato sulla programmazione e su un'attenta analisi dei bisogni dei territori. Il contributo dell'associazionismo è fondamentale e, messo a sistema con le risorse e gli strumenti di Roma Capitale, sta assicurando una risposta tempestiva all'allerta meteo. In particolare la Sala Operativa Sociale fornisce un contributo determinante», spiega l'assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre. «I nuovi 207 posti a disposizione vanno ad aggiungersi al Piano Freddo - conclude la nota - che già garantisce 381 posti per accoglienza notturna e 246 per accoglienza diurna, e al sistema ordinario di accoglienza capitolina che ogni giorno, durante tutto l'anno, ospita oltre mille persone, fornisce 1.442 pasti presso le strutture e 600 pasti a domicilio». 

La Croce Rossa Roma garantirà da oggi altri 100 posti per accogliere le persone senza fissa dimora nella struttura ex Sprar (Sistema protezione per richiedenti asilo e rifugiati) al Tiburtino, secondo un comunicato. «Stiamo collaborando con il Dipartimento Politiche Sociali del Comune, attivando tutta la nostra macchina organizzativa che opera nel sociale, tra volontariato e operatori - si legge nella nota -.
Croce Rossa di Roma ha voluto fortemente intervenire sulla base di una lunga attività di esperienza nell'aiuto a chi vive per strada, portata avanti tutto l'anno dai volontari con le Unità di Strada. Oggi con l'area allestita a Via Ramazzini nella nostra sede, dove stiamo riuscendo a ospitare H24 150 persone e aprendo da questa sera altre nostre strutture ubicate sempre nella nostra sede per altre 60 persone stiamo cercando di dare un nostro concreto contributo». «In totale i posti per l'accoglienza che abbiamo approntato sono circa 450 - conclude la nota della Croce Rossa di Roma -. Ci auguriamo soprattutto che questo possa essere non solo un doveroso e necessario riparo dal freddo in questi giorni ma che la relazione di solidarietà e di accoglienza sia utile a un primo percorso di inclusione per chi soffre situazioni di marginalità per vari motivi».
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