Roma, buche in via Salaria: la beffa dei cantieri finanziati e mai partiti

Roma, buche in via Salaria: la beffa dei cantieri finanziati e mai partiti
di Fabio Rossi
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Mercoledì 11 Aprile 2018, 07:51 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 15:21

Seicentomila euro già stanziati (e appaltati) nel bilancio 2017 per rifare la Salaria nel tratto compreso tra l'aeroporto dell'Urbe e il grande raccordo anulare. Ma i lavori non sono ancora partiti, bloccati da un contenzioso tra l'amministrazione e le ditte interessate. E la situazione resta quella che si vede in questi giorni, nonostante i rattoppi fatti nei punti più danneggiati dell'asfalto. Ieri le squadre di tappabuche sono tornate ieri sulla consolare, dopo che una voragine, lunedì sera, aveva creato una lunga sequenza di incidenti, con un centinaio di auto danneggiate e tre scooter caduti. Ma i problemi strutturali restano, così come lo spirito d'avventura di chi è costretto a percorrere quei chilometri disastrati dal ponte della tangenziale est a Settebagni.

LA GARA
Dopo l'ultimo intervento di manutenzione parziale, nel novembre del 2015, la Salaria è stata abbandonata a se stessa, nonostante sia una delle strade più trafficate della Capitale e un'arteria fondamentale per l'accesso alla città da nord. Le buche sono quindi diventate il pane quotidiano per migliaia di automobilisti, soprattutto dopo le ondate di maltempo. Nel 2017 la giunta di Virginia Raggi ha quindi stanziato 600 mila euro per la riqualificazione complessiva della strada, dall'aeroporto dell'Urbe al Gra: un progetto che rientrava nella prima lista di interventi per il Giubileo straordinario presentato, nell'estate del 2015, dalla giunta di Ignazio Marino a Palazzo Chigi. E che avrebbe dovuto restituire decoro a un fondo stradale ai limiti dell'indecenza. Tanto che, per limitare il numero degli incidenti (e i risarcimenti a carico del Comune) era stato istituito anche il limite di velocità a 30 chilometri orari, a causa dei «vari punti di ammaloramento della pavimentazione nei quali sono presenti ormagli e ragnatelature che rendono pericoloso il transito dei veicoli a velocità sostenuta», come era scritto nella determinazione dirigenziale.

LO STOP
Nonostante sia stato completato l'iter burocratico per assegnare i lavori (un risultato non affatto scontato in Campidoglio) i cantieri non sono ancora partiti, per un ricorso presentato dalla ditta aggiudicatrice che aveva riscontrato una possibile anomalia. Nel frattempo, però, si è fatto ben poco per ovviare alla situazione: qualche intervento di manutenzione ordinaria nell'estate del 2017, alcune buche tappate dopo la nevicata del 26 febbraio, altre ancora in queste ore. Per fortuna il territorio del III Municipio (in cui ricade il tratto a scorrimento veloce della Salaria) fa parte di quei quattro lotti assegnati (su dieci) della gara capitolina per la manutenzione ordinaria delle strade.

Sulla consolare sono intervenuti anche i volontari dell'associazione Tappami: «Abbiamo chiuso per quel che potevamo altre decine di buche, per prevenire ennesimi disagi ai tanti romani che percorrono giornalmente questa strada», spiegano.

GLI INTERVENTI
Seppur con risorse ridotte - per ora 1,5 milioni di euro sui 17 annunciati - continua il piano Marshall del Campidoglio per riparare le buche. Tra le ultime strade su cui sono state eseguiti lavori di copertura ci sono via di Ponte Salario, via del Foro Italico, circonvallazione Nomentana, piazza di Porta Capena. Nel frattempo sono partiti i lavori di manutenzione di alcuni tratti di strada su via Casal di Marmo, via Appia Nuova, viale Jonio, viale Ugo Ojetti, via Tuscolana e via Palombini. Il comando della polizia locale ha avviato un monitoraggio della situazione buche in città. Sono state allertate le pattuglie dei vigili di tutti i gruppi e sono già in corso i controlli, in particolare lungo le strade in cui ieri era stata segnalata la presenza di buche.
 

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