Buche, il tesoretto dimenticato sprecati fondi per 80 milioni

Buche, il tesoretto dimenticato sprecati fondi per 80 milioni
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Domenica 8 Luglio 2018, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 16:30

IL DOSSIER
Il simbolo più evidente dell'occasione mancata è il rifacimento completo di piazza Venezia e largo Aracoeli, dal costo di 5,6 milioni: un cantiere molto atteso, dopo i continui rattoppi degli ultimi due anni. E ancora ben lontano da partire, per la disperazione di automobilisti e (soprattutto) motociclisti costretti a passare quotidianamente da quelle parti. Ma dei progetti contenuti nel dossier del Campidoglio per l'Anno Santo straordinario, presentato nell'estate di tre anni fa da Ignazio Marino a Palazzo Chigi, buona parte resta ancora nei cassetti dell'amministrazione comunale, in attesa di tempi migliori, insieme a un'ottantina di milioni ancora inutilizzati.
GLI STOP
Interventi importanti, bloccati da fondi in ritardo, intoppi burocratici di ogni tipo, difficoltà a formare le commissioni incaricate di valutare le offerte delle aziende che partecipano alle gare d'appalto. E così sono tanti i finanziamenti che restano tuttora inutilizzati: dal rifacimento di diversi tratti urbani di via Aurelia, per quasi quattro milioni di euro, ai quasi 5 milioni di euro destinati alla manutenzione straordinaria delle caditoie. Sì, proprio quelle che saltano alla prima pioggia eccezionale, trasformando le strade romane in una susseguirsi di corsi d'acqua. Gli ultimi interventi aggiudicati, nei primi giorni di luglio, riguardano la realizzazione di una rotatoria sulla Cassia e la riqualificazione del parco del Colle Oppio. Seguirà, salvo ulteriori complicazioni, il boulevard dei bambini, ossia la riqualificazione di un percorso pedonale protetto per i più piccoli. Bandi che recano in testa una dicitura - Giubileo della Misericordia 2015 - che suona adesso un po' di beffa.

Anche perché la lista di quelli ancora fermi è lunghissima: per esempio, ci sarebbe da sbloccare il progetto di riqualificazione di via Baldo degli Ubaldi e via Angelo Emo, all'Aurelio, dal costo previsto di 1,2 milioni.
I SAMPIETRINI
Ma il bersaglio grosso del restyling cittadino, nelle intenzioni del Campidoglio, resta via Nazionale. Il progetto partirebbe dall'asse di via IV Novembre, via Cesare Battisti e largo Magnanapoli, dove il progetto inizialmente approvato è stato poi bloccato dalla Sovrintendenza. Per ora, e faticosamente, si potrebbero avviare le pratiche per via IV Novembre, con la sostituzione dei sampietrini con l'asfalto. Per gli altri cantieri, di questo passo, si rischia però di arrivare alla prossima apertura della Porta Santa, nel 2025. Nell'elenco delle grandi incompiute, aggiornato in tempo reale su una mappa interattiva sul sito web di Roma Capitale, rientra per esempio buona parte del piano di rifacimento dei lungotevere: ancora da realizzare, infatti, il restyling dei lungotevere Testaccio, Aventino, Sangallo, Fiorentini, Altoviti, in Augusta, delle Navi, Arnaldo da Brescia e Flaminio. Restano ancora fermi, tra gli altri, i cantieri per il marciapiede Viale America, soprastante la stazione Metro Eur Fermi, ma anche quelli di largo Martiri delle Fosse Ardeatine, piazza della stazione di San Pietro. Ferma la creazione di percorsi pedonali giubilari - a questo punto probabilmente superflui - e buona parte degli interventi di riqualificazione dei ponti sul fiume Tevere: Cavour, Umberto I, Sant'Angelo, Vittorio Emanuele II, Principe Amedeo Savoia Aosta.
Fabio Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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