Roma, chiude piazza Venezia, via i sampietrini: centro in tilt

Roma, chiude piazza Venezia, via i sampietrini: centro in tilt
di Raffaella Troili
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Giovedì 24 Marzo 2016, 08:01


Il passa parola è partito: alla larga da piazza Venezia. Perché il mini rattoppo è partito. Non la riqualificazione profonda di una delle arterie più trafficate e dissestate, quel circuito pericoloso fatto di sanpietrini, dossi e buche, nel cuore di Roma ma una mini offensiva che prevede due interventi. Il primo è iniziato ieri, dal lato accanto a piazza Madonna di Loreto, «prevede restringimenti parziali della carreggiata e la rimozione dei sanpietrini in modo da stemperare buche e avvallamenti - spiega il comandante del I gruppo Angelo Moretti - successivamente dovrebbe partire un altro cantiere ai piedi dell'Altare della Patria», di fronte a piazza San Marco. Una mini operazione da 815mila euro, per appena 3.130 metri quadrati che già ha creato disagi alla circolazione in un punto nevralgico della città. «I lavori procederanno a tratti, sono importanti per la sicurezza della circolazione e a me quello interessa», precisa ancora Moretti. Sui tempi non c'è certezza, dipende anche se l'altro cantiere partirà in contemporanea o no. Intanto il traffico è notevolmente aumentato, il percorso a ostacoli coinvolge i pedoni. Realisticamente il caos durerà un paio di mesi. Per poi non risolvere completamente il problema. Tutt'ora restano pezzi di strada dissestati e non coinvolti dall'intervento tampone. «Porzioni varie - precisa il Campidoglio - è la prima fase di un più generale piano di manutenzione straordinaria, un'accurata campagna di carotaggi ha escluso il mero rifacimento della pavimentazione in sanpietrini e accertato la necessità di interventi strutturali in profondità». Gli interventi riguarderanno la demolizione della fondazione stradale esistente, il suo integrale rifacimento e il ripristino del selciato in sampietrini.

MEZZI DEVIATI
Intanto i Parioli affondano nelle buche. L'ultima ieri in via Sebino dove i vigili hanno disposto un restringimento della carreggiata per un grande avvallamento: 10 metri di lunghezza per 3 di larghezza. Gli stessi vigili sono rimasti a presidiare la buca. Per la voragine di viale Romania, è stato interrotto il traffico dei bus, di fatto un quartiere è isolato: il quadrante che va verso piazzale delle Muse, via Duse, piazza Digione è interdetto ai mezzi pubblici. Non va meglio a Villa Borghese: per via di una buca, il traffico dei bus è stato prima interdetto poi disposto il senso alternato. La buca di via della Moschea è stata rattoppata. Il tutto sotto gli occhi di «un'amministrazione fantasma» segnala il dirigente sindacale Gabriele Di Bella, funzionario di polizia locale: «Non posso che denunciare la fallimentare gestione della manutenzione stradale nel II municipio dove per gli agenti capitolini impegnati a piantonare veri crateri l'unica possibilità che rimane è “il fai da te”. La domanda sorge spontanea: le strade chiuse dai vigili da chi vengono rattoppate? Come? Ma soprattutto chi le riapre, con quali atti formali?». Di Bella fa il caso di via della Moschea, dove «una ditta preposta alla manutenzione di caditoie ripari come può enormi quantita di buche senza pensare alla pulizia dei tombini». Chi controlla se i lavori sono fatti ad arte? Chi stila un verbale di collaudo? «Soprattutto, davanti a strade il cui asfalto è devastato sono stati richiamati gli esecutori dei lavori?».
 
L'APPELLO
Una totale assenza di manutenzione che sta facendo crollare asfalto ovunque. Tristi transenne di vari dimensioni e materiali, circordano buche diventate voragini. L'ultima ieri in via Sebino. Il comandante del II gruppo Maurizio Sozzi, conferma che «la situazione non è migliorata, aspettiamo che la politica sblocchi l'appalto del II Municipio così avremo una ditta che si occupa della manutenzione stradale. I tempi? Mi avevano detto a breve veramente, intanto da dieci giorni cè una toppa a via della Moschea, transenne a viale Romania e villa Borghese». «Ci siamo, finalmente domani parte l'appalto - assicura il presidente del II Municipio Giuseppe Gerace - con la consegna dei lavori la dittà può iniziare la manutenzione ordinaria. Ci tengo a specificarlo: sono rattoppi, si tratta di pronto intervento, avremmo bisogno di manutenzione straordinaria, se il Comune ci dà i soldi siamo lieti di rifare tutto, anche perché siamo l'unico Municipio che ha un Osservatorio sulla sicurezza stradale. Il mio è un appello: se i tempi si allungano, restiamo scoperti per le procedure amministrative e non abbiamo fondi per la straordinaria, il risultato è questo, ma la colpa non è nostra».
 

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