I PRECEDENTI Botticelle, cade e muore un altro cavallo: l'ultima corsa di Birillo

Il cavallo a terra
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Giovedì 20 Novembre 2008, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 20:36
di Davide Desario

ROMA (20 novembre) - Si chiamava Birillo. Ed era un cavallo di 18 anni. Ieri mattina ha fatto la sua ultima corsa. Una corsa attaccato alla botticella numero 104. Come ogni giorno costretto a faticare nel traffico impazzito del centro di Roma. Una barbarie quotidiana alla quale ieri Birillo non è sopravvissuto: si è spaventato per il passaggio di un camion rumoroso, si è imbizzarito, è scivolato e si è rotto una tibia. E al veterinario del Comune di Roma, dopo averle tentate tutte per salvargli la vita, non è restato altro che abbatterlo. E così è riesplosa, più forte che mai, la polemica sulle botticelle romane e sul problema di far coincidere la loro tradizione con il rispetto degli animali e della città stessa.



La tragedia annunciata. Un incidente? No, checché ne dica il sindaco di Roma, quella di ieri è una morte annunciata. Perché quei cavalli costretti a trascinare su e giù per i sette colli le carrozzelle coi turisti sono dei condannati a morte. Morte violenta come Birillo ieri e come Legoli (a Giugno sul lungotevere) nel traffico impazzito di Roma. Morte lenta, ma ancor più sofferente, degli altri cavalli tra il veleno dei tubi di scappamento, i sampietrini lisci e sconnessi, le sirene delle scorte che schizzano ad ogni angolo del Centro e gli oltre 40 gradi di certe giornate d'estate. Una barbarie quotidiana, come il Messaggero ha ripetutamente denunciato, mascherata da amarcord. Magari sfruttando l'immagine di celluloide di Alberto Sordi e del suo “Nestore” o di Aldo Fabrizi con ”l'Ultima Carrozzella”.



Addio Birillo. Erano circa le 9 quando Birillo, da poco uscito dalla sua stalla nell’ex mattatoio di Testaccio, stava percorrendo via di San Gregorio vicino al Colosseo. Come ogni mattina, ferrato a gomma, trainava la botticella numero 104, condotta dal vetturino Rinaldo Vinci. Ad un tratto la botticella è stata superata da un camion, forse dell’Ama. Il frastuono ha spaventato il cavallo che si è come imbizzarrito, una gamba posteriore è scivolata sui sampietrini, e l’animale è caduto in terra fratturandosi la tibia. «Alle 9,30 è stato allertato il servizio veterinario e il medico alle 10 era già sul posto - ricostruisce l’assessore comunale all’Ambiente Fabio De Lillo - Purtroppo essendo stata riscontrata la frattura della tibia posteriore, è stato necessario procedere con l'eutanasia dell'animale dopo averlo anestetizzato». Una scena straziante alla quale hanno assistito centinaia di passanti e turisti. «Qualora il cavallo avesse avuto una lesione meno grave si sarebbe alzato - spiega Luca Tosti Croce, veterinario della Asl RmA - L'intervento chirurgico per questo tipo di fratture è ad altissima difficoltà e con una probabilità di successo praticamente nulla. Il cavallo sarebbe comunque morto perché non si poteva più alzare». L’animale è rimasto per terra per quasi tre ore. E soltanto dopo mezzogiorno la carcassa è stata rimossa.



Le polemiche. La morte di Birillo è l’ultimo episodio di una lunga serie. E inevitabilmente ha scatenato nuovamente le polemiche sull’utilizzo delle botticelle a Roma. In testa, l’ex delegata ai diritti degli animali, Monica Cirinnà: «Birillo non può morire invano - dice il consigliere comunale del Pd - Il fatto che sia caduto dopo il passaggio veloce e rasente di un camion è la prova che non si tratta di un semplice incidente, ma che il cavallo, animale pauroso per natura, non può assolutamente convivere e lavorare tra rombi di moto, camion che lo rasentano e clacson che strombazzano continuamente. Il sindaco Alemanno, la più alta autorità sanitaria del Comune di Roma, ai sensi del Dpr 31/03/79 ha il dovere di tutelare gli animali del suo territorio».



Sulla vicenda è intervenuta anche il sottosegretario alla salute Francesca Martini che nei mesi scorsi ha inviato una lettera al sindaco per chiedere interventi a tutela dei cavalli delle Botticelle: «Confermo la mia grande preoccupazione per una situazione - dice - che, sotto gli occhi di tutti e quotidianamente, evidenzia un inaccettabile fattore di rischio per i cavalli che trainano le botticelle in un traffico caotico e convulso come quello di Roma». E aggiunge: «Questo episodio è un'ulteriore testimonianza di incompatibilità tra norme di tutela della salute e dell'incolumità dei cavalli e il traffico urbano del centro di Roma. Convocherò immediatamente il Tavolo ministeriale sul tema». Un intervento che, evidentemente, non è piaciuto al sindaco di Roma: «Non è il sottosegretario alla Salute Martini che deve decidere cosa succede a Roma - ha dichiarato Alemanno - Da quanto ci risulta è stato un incidente. Mi auguro che non ci si voglia speculare».