«È PERICOLOSO»
In quest'angolo della memoria calpestata, due anziane del quartiere aprivano e chiudevano il cancello del parco vicino a piazza dei Tribuni. «Poi è diventato pericoloso» spiega un gruppo di mamma. Nessuno dal Campidoglio si attiva nonostante le numerose denunce inviate dai residenti. Il Dipartimento Ambiente si è anche dimenticato di inserire il parco nell'elenco delle 40 ville contenuto nell'avviso per la ricerca di volontari che aprono e chiudono i parchi. I cancelli restano aperti la notte e la sera si raduna un gruppo di persone dell'Europa dell'Est che beve e bivacca. Un mese fa i carabinieri hanno arrestato un diciannovenne romano che spacciava. Nonostante il degrado, il sito del Comune 060608.it continua a definire il parco addirittura «giardino botanico».
LE DENUNCE
«Un enorme pino è precipitato durante la nevicata del 26 febbraio - racconta Sara, studentessa - ma a terra, proprio sotto la targa che ricorda il nome del parco, c'è ancora un enorme cumulo di rami e la striscia gialla apposta dai vigili è stata calpestata». Ieri a passeggiare nel degrado del parco della memoria dimenticato dal Campidoglio c'erano anche i volontari dell'associazione culturale Open Hands per raccogliere un dossier fotografico. «Abbiamo scritto alle istituzioni, ma la situazione qui non cambia» il commento di Andrea. Anche l'Associazione Berlinguer-Circolo Alberto Menichelli ha denunciato il degrado del parco con un lungo post su Facebook. «Il parco è di competenza del Comune - dice il minisindaco del VII Monica Lozzi - abbiamo chiesto più volte l'intervento del Dipartimento Ambiente, ma gli interventi purtroppo sono sporadici».
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