«La dinamica dovrebbe essere questa - ha spiegato - c'è stato un affiancamento con un altro ascensore, un trasbordo mettendo in atto una procedura non codificata: è stato un eccesso di generosità dell'agente di stazione che poi si è trasformato in una tragedia».
Sulla vicenda sono comunque in corso indagini dei carabinieri e la Procura ha aperto un'inchiesta. Gli inquirenti procedono per omicidio colposo. Al momento il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani è contro ignoti. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro l'impianto dell'ascensore e delegato i carabinieri per una serie di accertamenti. «Ci sono delle telecamere e il materiale è stato messo a disposizione della magistratura», fa sapere l'Atac.
«Sicuramente c'è stato un errore dell'agente della stazione che ha posto in essere una procedura che non doveva, forse perchè c'erano condizioni di difficoltà e alla fine c'è stata la tragedia», ha detto l'assessore ai Trasporti Guido Improta.
L'assessorato ai Trasporti ha poi fatto sapere che il «regolamento di esercizio ascensori» riporta che la manovra di emergenza per prestare soccorso alle persone rimaste intrappolate deve essere eseguita esclusivamente da personale abilitato e addetto alla manutenzione. Pertanto, è stato ancora fatto notare, «l'intervento che ha causato la tragedia nella stazione poteva essere eseguito solo da personale specificatamente addestrato per questo scopo».
L'Assessorato ha fatto, inoltre, sapere che «la ditta di manutenzione Kone, a seguito di segnalazione, stava già intervenendo secondo i tempi contrattualmente previsti e cioè aveva assicurato l'intervento entro 30 minuti dalla segnalazione del guasto».