Quanto al decreto Franceschini, la vera e attesa svolta sarà dopo la pubblicazione, in programma per il 9 gennaio sulla testata del The Economist, del bando per la ricerca internazionale dei venti direttore top manager per musei e istituzioni che avranno una gestione autonoma (dal Colosseo a Pompei, dagli Uffizi alla Galleria Borghese). Per questo primo step, si è trattato di un “rimescolamento” di poltrone.
Le indiscrezioni sul toto-nomi si sono rincorse fino in serata. Per la formalizzazione del processo di nomina si attende domani (martedì 23 dicembre) con il visto ufficiale del Ministero della Pubblica amministrazione. Ma da quanto si apprende, la nuova squadra dei direttori generali è pronta, tra riconferme, scambi e new entry.
Ecco tutti i nomi. Ugo Soragni, come dicevamo sopra, l’architetto che ha curato gli interventi alla Reggia di Caserta, vola alla Direzione Musei, mentre Francesco Scoppola guiderà le Belle arti e paesaggio. Caterina Bon Valsassina sbarca all’Educazione e ricerca, lasciando la direzione regionale della Lombardia, e Federica Galloni, fino ad oggi direttore regionale del Lazio, prende la poltrona della direzione per l’Arte e architettura contemporanee e periferie urbane.
Gino Famiglietti resta alla direzione per l’Archeologia, forte della sua lunga esperienza alla direzione del Molise. Confermata Rossana Rummo che rimane in tema di “carte”, guidando la direzione generale Biblioteche, seguita da Mario Guarany cui spettano gli Archivi. Gregorio Angelini occupa la direzione Organizzazione del personale, mentre a Paolo D’Angeli spetta il Bilancio.
Le direzioni a Cinema, Spettacolo dal vivo e Turismo non sono state toccate dalla riforma di Franceschini, quindi i direttori rimangono in carica fino a scadenza naturale. Vale a dire, tra un anno. Nel dettaglio, Nicola Borrelli al Cinema, Salvo Nastasi allo Spettacolo, Onofrio Cutaia al Turismo.
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