Ultimo atto nello scontro tra Vittorio Cecchi Gori e Rita Rusic per l'attico conteso: ieri il sostituto procuratore Giuseppe Bianco ha chiesto il sequestro preventivo del lussuoso appartamento di via Platone di proprietà dell'ex patron della Fiorentina ma di fatto in possesso all'ex moglie dal 1999, anno della loro separazione quando il padrone di casa si trasferì in via di Fontanella Borghese.
Il caso è scoppiato la mattina dell'8 giugno appena Cecchi Gori, accompagnato dall'avvocato di fiducia e da un fabbro, ha provato a rientrare in casa.
Già a marzo, la produttrice cinematografica aveva segnalato al commissariato che l'ex marito aveva intenzione di tornare a casa e mandare via lei. Ora, assistita dall'avvocato Carlo Arnulfo, non solo ha denunciato Cecchi Gori per violazione di domicilio, ma ha chiesto anche alla procura di sequestrare l'appartamento. La Rusic, per niente convinta di voler restituire l'appartamento oltre a presentare denunce e istanze in procura ha deciso di battere cassa: chiede 400.000 euro. La Corte di appello nella separazione legale tra i due aveva disposto che l'appartamento tornasse nella disponibilità di Cecchi Gori, che ne è proprietario, e prevedeva contestualmente il versamento di una somma «di 411.703,65 a far data dal 2006, importo mai versato».
L'ALTRA CASA
L'appartamento conteso, valore circa due milioni di euro, è posto al quarto e al quinto piano di una prestigiosa palazzina di via Platone. Ma all'origine non era quella la casa coniugale che era stata assegnata alla Rusic dai giudici dopo la separazione, ma quella al terzo piano ancora più ampia con corte e piscina.
Messa all'asta dal tribunale delle esecuzioni immobiliari nel 2009, l'ex moglie di Cecchi Gori l'ha acquistata per tre milioni di euro e rivenduta a stretto giro, trasferendosi poi a Miami e a quel punto utilizzando l'attico al quarto piano, secondo l'ex marito in maniera arbitraria e saltuaria. Quello che ora la signora Rusic non vuole restituire e che la procura in attesa, che la situazione venga chiarita, ha deciso di porre sotto i sigilli.
Il legale di Cecchi Gori, l'avvocato Giovanni Nappi, intanto, ha presentato una denuncia-querela contro i familiari della Rusic che avevano occupato l'appartamento e contro la signora Rusic per calunnia. Ma soprattutto ha presentato ricorso al tribunale civile per la reintegra nel possesso dell'attico.