Roma, camper a fuoco, la vita spezzata delle tre sorelle, il papà: «Le hanno bruciate vive»

Roma, camper a fuoco, la vita spezzata delle tre sorelle, il papà: «Le hanno bruciate vive»
di Raffaella Troili
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Maggio 2017, 08:23
«Me le hanno ammazzate, me le hanno bruciate». grida Romano Halilovic, anche lui mezzo bruciato, mentre la mamma Mela disperata, ripete «come faccio senza di loro?». Sono nel campo rom di via Salviati, con i parenti che si straziano, la nonna Devlia, il fratello disabile, è qui che si rifugia nel pomeriggio un pezzo di famiglia. E una zia, che si è aggirata a lungo in via della Primavera con i superstiti più piccoli, mentre i genitori erano in questura: «Non si augura neanche ai cani di morire così... erano tanto uniti, sempre insieme. I bambini sono sotto choc».
Se la ricordano bene quella famiglia a Centocelle, che da febbraio si era rifugiata nel parcheggio davanti al centro commerciale, dopo discussioni e liti nel campo rom, dove Romano aveva perso potere, aveva nemici. Nel parcheggio di via della Primavera, le ragazze grandi che si occupavano dei piccoli, un mare di riccioli biondi come la mamma. Undici figli, fino a ieri, la prima venti anni, l'ultimo uno. I bambini giocavano a palla, gironzolavano nel piazzale, la grande andava al bar, aveva fatto qualche amicizia. «Da più di due mesi stavano qui - racconta una coppia di coniugi - erano tranquilli, la mattina verso le 8,30 si lavavano, durante la giornata andavano via e tornavano la sera per dormire. Non hanno mai creato problemi a nessuno».+

«ERA UNA BIMBA BELLISSIMA»
Simone, 44 anni, si ricorda proprio di Angelica: «Perché aveva 4 anni come mia figlia, era una bambina bionda molto bella, guardava la bambolina di mia figlia, il padre mi guardò un po' storto». Un giorno c'erano e l'altro no, prima si mettevano un po' più all'interno dello slargo, più isolati. Mentre l'altra notte erano più al centro, quasi davanti al centro commerciale e alla strada, forse pensavano di essere più al sicuro.
«Conosciamo storicamente la famiglia - ricordano dalla comunità di Sant'Egidio, che ieri è andata a salutare la famiglia e confortarla - perché Romano e Mela sono nati qui e hanno studiato da noi». Non è chiaro se le bambine studiassero, visto i ripetuti cambi di base a cui erano sottoposti, in giro da un campo all'altro in base alle continue faide familiari e tra clan.

INCASTRATE NELLA CUCCETTA
Avevano scelto di vivere nel parcheggio. La bella Elizabeth, bionda e spavalda, in posa su fb come tante coetanee ma più spesso intenta a occuparsi dei tanti fratellini, anche l'altra sera quando assieme alla sorella di 17 anni ha provato a salvarli tutti, ha gridato aiuto, ma è rimasta bloccata, dormivano in tre nella cuccetta superiore, sono finite incastrate nel rogo di legno e lamiere, il fuoco si è alzato alto e nessuno ha potuto far nulla. Come lei non ce l'hanno fatta Francesca, 10 anni e Angelica, 4 anni. Angeli biondi, sguardi furbi e selvaggi, tipici della loro gente.

LA COMITIVA
Chissà se c'era il gruppo di ragazzi che ogni sera si riunisce nel parcheggio, e se c'era perché è fuggito o è rimasto a guardare, invece di dare l'allarme. Dai video amatoriali dei residenti, si vedono delle persone sedute a terra, immobili, mentre ancora non arrivano i soccorsi, mentre le tre sorelle bruciano.