Contraffazione tra Roma e Napoli, scoperte tre stamperie e sequestrati 28 milioni di euro falsi

Contraffazione tra Roma e Napoli, scoperte tre stamperie e sequestrati 28 milioni di euro falsi
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Lunedì 13 Novembre 2017, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 09:30

Scoperte tre stamperie per la contraffazione di banconote e arrestate 13 persone. Il Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli e il Nucleo speciale polizia valutaria della guardia di finanza di Roma hanno eseguito un provvedimento che dispone misure cautelari personali nei confronti di tredici persone (otto arresti domiciliari, tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e due divieti di dimora). L'accusa è associazione per delinquere finalizzata alla produzione e alla commercializzazione di banconote contraffatte.


L'operazione s'inquadra in una più ampia e articolata indagine, iniziata nel 2012 e sviluppata sotto la direzione della procura della Repubblica di Napoli/Direzione Distrettuale Antimafia, che ha permesso di disvelare la costituzione e la piena operatività di un'organizzazione criminale - ramificata sul territorio nazionale ed europeo, con basi operative in Campania e in Romania - dedita prevalentemente alla falsificazione di banconote di euro contraffatte ed alla loro messa in circolazione nel territorio italiano e dell'Unione Europea.
Nel corso dell'attività investigativa, sono state scoperte 3 stamperie clandestine (di cui una in Romania) complete di macchinari e strumentazione per la produzione di banconote false, sono stati sottoposti a sequestro oltre 28 milioni di euro di banconote contraffatte (in specie, 939.775 banconote contraffatte da 10, 20 e 50 euro) e sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 13 responsabili.

I sofisticati macchinari off set sequestrati nelle stamperie si sono dimostrati altamente performanti e gli accertamenti effettuati sulle banconote hanno permesso di constatarne la pregevole fattura, in grado di ingannare facilmente chiunque ne fosse venuto in possesso. Giuseppe Angelotti di Marano di Napoli, e Giovanni Capasso di Casoria, che avvalendosi di una decennale esperienza nel settore, hanno allestito stamperie clandestine per la produzione di banconote contraffatte sia in Italia (Torre Annunziata) che all'estero (Romania).

 

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