Bambino Gesù, l'ospedale lancia la raccolta fondi "Mettici il cuore", per dare speranza ai più piccoli

Raccolta fondi "Mettici il cuore" dell'ospedale Bambino Gesù
di Beatrice Picchi
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Mercoledì 23 Ottobre 2013, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 08:58
La speranza si impara, e lo devi fare in fretta se non vuoi che il dolore ti annienti. Lo ha provato Marisa arrivata in ospedale con il bimbo in braccio senza sapere quale verdetto avrebbe dovuto affrontare, e quell’altra mamma, con i capelli grigi, certa che le cure avrebbero reso la speranza ogni giorno più forte. E così è stato, perché i successi del Bambino Gesù sono il diario di chi quel mondo, quello della medicina, lo vive con passione, mettendoci il cuore. Non è un caso che sia stata chiamata così l’ultima iniziativa dell’ospedale pediatrico, che qui, tra i reparti, nelle sale operatorie, nelle terapie intensive, tra infermieri e primari che il cuore ce lo mettono ogni giorno, è diventato un motto, non perché sono speciali, ma perché è la cosa giusta da fare, «il cuore ce l’abbiamo tutti, e allora usiamolo».



IL CORAGGIO Obiettivo della nuova campagna è realizzare un progetto ambizioso: potenziare la Terapia Intensiva Cardiochirurgica dell’ospedale, un centro altamente specializzato per le malattie cardiache in età pediatrica in grado di rispondere in modo adeguato ai nuovi bisogni, acquistando, tanto per fare qualche esempio, apparecchi per ipotermia e sollevamento malati, un letto per la rianimazione neonatale. La campagna racconta in modo leggero e emozionante la storia di Saverio che il 30 settembre 2010, a 16 anni, riceve al Bambino Gesù il primo cuore artificiale permanente, intervento unico al mondo su un paziente così giovane. Una mini pompa meccanica al posto del cuore, che lo accompagnerà per tutto il resto della sua vita. «Sono nato una seconda volta», ripete Saverio, studente di liceo, pazienza e coraggio da insegnare. «Per centrare l'obiettivo e consentire a tanti altri bambini e ragazzi di rinascere, l’ospedale chiede a tutti, privati e aziende, di metterci il cuore effettuando una donazione», spiega il presidente Giuseppe Profiti. E così hanno fatto gli autori dello spot, Pino Rozzi e Roberto Battaglia dell’agenzia 1861United, Malika Ayane che ha dato la sua voce.



Per lo spot d’autore è stato scelto il linguaggio delle illustrazioni: un bambino alla ricerca di un cuore, un ragazzo a cui manca nel petto, letteralmente, la forma del cuore. Poi il 2 dicembre ci sarà il grande concerto con Bocelli. Ognuno fa e farà la sua parte a titolo gratuito.



Il Messaggero sarà il compagno di viaggio dell’ospedale, come è avvenuto in altre gare di solidarietà. E si rivolge ai lettori del giornale di Roma con un appello: aiutarci ad aiutarli, perché la città possa avere un motivo di orgoglio in più e un ospedale ancora più attrezzato per curare bambini diabetici, con problemi cardiorespiratori, genetici. Chiediamo ai romani di metterci il cuore, come successe nel 2001 per l'acquisto di una sofisticata apparecchiatura diagnostica, e ancora due anni dopo per ristrutturare una casa che ora ospita decine di famiglie costrette a rimanere a Roma per il ricovero dei figli, per dialisi, chemio, trapianti.



Per fare una donazione, collegarsi al sito: www.metticiilcuore.net
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