Bimbo di due anni caduto in piscina
L'ospedale: «E' in coma profondo»

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Giovedì 3 Aprile 2014, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 19:52
in coma profondo e in bilico tra la vita e la morte. Sono momenti cruciali per il piccolo di due anni che ieri a Roma è caduto nella piscina della villetta di famiglia, rischiando di annegare. Il bambino è ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico Gemelli e la prognosi resta «riservatissima».



Ma l'arresto cardiaco del piccolo, verificatosi ieri, è durato per molto tempo. I medici stanno curando bimbo senza perderlo di vista neppure un secondo: viene curato con ipotermia terapeutica di 48 ore in modo da proteggere il cervello che resta in attività. Al momento la situazione è stabile, ma resta disperata. Restano interminabili ore di attesa di capire qual è l'evoluzione della situazione e capire quali sono state le conseguenze cerebrali dovuto all'arresto cardiaco prolungato.



Il bambino potrebbe essere rimasto senza ossigeno nell'acqua gelida della piscina per diversi minuti. Una 'trappola' che ha provocato al bambino un arresto cardiocircolatorio e una forte ipotermia. Ad accorgersi di lui è stato proprio un familiare, alle 19,30 che aveva notato l'assenza del povero piccolo, sfuggito per qualche attimo al controllo dei genitori che avevano poi cominciato a sperando cercando di scongiurare il peggio. E già un 'quasi miracolò è stato il lavoro dei soccorritori del 118, giunti con l'ambulanza e un'automedica: sono riusciti a rianimarlo a bordo piscina per fargli riprendere l'attività cardiaca ed a trasportarlo prima al Sant'Andrea, poi al Gemelli.



Al reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico Gemelli, i genitori, la sorella e i familiari più stretti vivono lo strazio. La sua vita resta aggrappata a poche chance che i medici, con le cure, stanno tentando di sfruttare in ogni modo.