Garbatella, bimba si accascia in strada
con lo zaino sulle spalle: infarto

via Guglielmo Massaia (foto cecilia Fabiano-Toiati)
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Lunedì 20 Maggio 2013, 15:12 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 11:45
ROMA - Panico nei pressi di una scuola media di Roma, in via Guglielmo Massaia alla Garbatella, dove stamattina alle 8 una bimba di 10 anni stata trovata a terra in stato di incoscienza, con lo zainetto sulle spalle, colpita da un arresto cardiaco. E' stato un passante a dare l'allarme al 118. Poco prima delle otto, la ragazzina si stava avviando a piedi da casa, con la cartella in spalla, verso la scuola come tutte le mattine.



I soccorsi. Prima si è fermata una passante, un’impiegata della Regione, e subito dopo un signore che ha visto la scena dalla macchina e accosta. «Ho subito pensato che fosse un problema di cuore per il colore del viso e delle mani» racconta il soccorritore. Il contatto costante al telefono con un medico, che chiedeva di intervenire con un massaggio cardiaco. Ma l'uomo si è rifiutato: non sapeva come fare e aveva paura di poter aggravare la situazione.



La bambina era incosciente. Dopo quattro minuti i sanitari del 118 erano sul posto con l'ambulanza, sono intervenuti con un massaggio cardiaco e la rianimazione. Solo qualche altro minuto e la ragazzina avrebbe rischiato di perdere la vita.



La bambina è in arresto cardiocircolatorio, le viene fatta una defibrillazione durante il tragitto per l’ospedale San Giovanni. Qui resta solo il tempo necessario perché le condizioni si stabilizzino e poi la portano al Bambino Gesù dove è ricoverata in terapia intensiva.



Direttore 118: educare al soccorso anche gli alunni. «La diffusione di una cultura del soccorso, affinché si sappia gestire anche l'attesa del personale sanitario, è importante - dice il direttore del 118 di Roma, Livio De Angelis - Un massaggio cardiaco eseguito tempestivamente anche da un passante può salvare la vita. Servono corsi a tutta la popolazione, a partire da quella in età scolare. L'ambulanza è arrivata in cinque minuti e la bimba era in fibrillazione ventricolare».



«La paziente - spiega un comunicato diffuso dall'ospedale Bambino Gesù- è attualmente ricoverata nel reparto di terapia intensiva. La prognosi è riservata per la definizione della patologia cardiaca e dell'ipotetico danno cerebrale ipossico». «Situazioni come quella di questa piccola paziente - spiega Fabrizio Drago, responsabile di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesù - possono non dare sintomi evidenti, ma potrebbero invece essere diagnosticate con un semplice elettrocardiogramma, prevenendo eventualmente gli esiti più violenti e drammatici delle cardiomiopatie».



Le cardiomiopatie hanno una incidenza sulla popolazione di 1 caso su 500, ma si traducono in situazioni drammatiche di sincopi o arresti cardiaci solo in casi da 1 a 5 su 100mila. «L'opera di prevenzione, dunque, attraverso screening elettrocardiografici effettuati sui bambini fin dai primi mesi di vita - prosegue il medico - può essere molto importante. Così come, per fronteggiare efficacemente episodi di emergenza, possono essere utili corsi di addestramento per il primo soccorso dedicati a tutti gli operatori scolastici».



Domani l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù presenterà i risultati di un primo screening elettrocardiografico svolto in tre scuole del Comune di Santa Marinella su 695 bambini tra i 3 e i 10 anni. La sperimentazione di una collaborazione con le istituzioni locali che, per essere sviluppata, necessita del coinvolgimento di tutti: strutture sanitarie, scuole, famiglie, associazioni sportive, Regione e Comuni.
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