LE IPOTESI
Però qualcuno ha dato fuoco alla macchina del professionista, e chi ha appiccato le fiamme conosceva il commercialista, sapeva che la Bmw bianca era sua, voleva colpire proprio Sbarra. I carabinieri ritengono poco plausibile che il rogo sia opera di un piromane che per caso ha incendiato quell’auto. «In genere - spiega un investigatore - quando i piromani agiscono danno fuoco a più macchine. Difficilmente si limitano ad incendiarne una sola».
L’INDAGINE
Ed è destinata ad allargarsi l’inchiesta sulle prostitute minorenni. I carabinieri del Ris stanno esaminando il contenuto dei cellulari e dei computer dei 12 clienti indagati. Non è escluso che ci siano nuovi arresti, gli indagati, secondo gli inquirenti, sapevano che Lucia e Titti (i nomi sono di fantasia) erano minorenni. I clienti facevano girare foto e immagini osè delle ragazzine, e dovranno rispondere anche di produzione e diffusione di materiale pedopornografico.
Lucia e Titti (hanno compiuto da poco 16 e 15 anni) hanno raccontato di avere incominciato a fare la vita per comprare le cose «griffate». La madre di Lucia ha denunciato ai carabinieri che la figlia frequentava un brutto giro, sua figlia aveva troppi soldi in tasca e aveva ingaggiato anche un detective. La madre di Titti è in carcere, secondo l’accusa sapeva che la figlia si prostituiva. «Quando le davo i soldi - racconta Titti - la mamma li prendeva». Dall’inchiesta è venuto fuori che Lucia spacciava droga, la ragazzina è stata indagata.
Sulla vicenda delle minori che si prostituivano ai Parioli, il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo dice: «Per fortuna non è un’emergenza sociale».
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