Roma, autovelox: la nuova mappa. Stretta sulle strade killer

Roma, autovelox: la nuova mappa. Stretta sulle strade killer
di Stefania Piras
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Lunedì 17 Dicembre 2018, 01:10
La manutenzione delle strade? La fa, e la pagherà, anche chi quelle strade le percorre infrangendo le regole. Sono avvisati tutti gli automobilisti che premono sull’acceleratore e sfrecciano per le vie di Roma sentendosi all’autodromo di Monza. E che magari si lamentano anche del manto stradale dissestato. Ora con il nuovo piano degli autovelox che installerà il Comune, ce ne sono 7 nuovi di zecca, il manto stradale lo ripareranno loro: quelli che superando i limiti di legge per la velocità riceveranno via posta la multa, ovvero il conto delle buche. Un modo per far compartecipare alle spese sulla sicurezza stradale i cittadini che mettono in pericolo quella sicurezza e non stanno alle regole. 



L’amministrazione Raggi ha deciso infatti di sfruttare a pieno le possibilità del Codice della Strada e quindi di recuperare e reimpiegare risorse per le tristi e ormai famose buche con i proventi delle multe derivanti dai ventisette autovelox in funzione. E in bilancio è previsto un aumento del 26% degli introiti da multe per autovelox che serviranno a risanare le malandate strade romane e ad alzare quindi lo standard della sicurezza di chi guida o cammina per la città. 

I NUMERI 
Vediamo i numeri. Nel 2019 l’amministrazione capitolina prevede di realizzare 19 milioni di euro di proventi derivanti dalle violazioni dei limiti massimi di velocità attraverso appositi apparecchi, i velox appunto. Di questi 11 milioni andranno dritti alla voce “manutenzione strade”. L’anno prima invece si pensava di incassare 15 milioni, ovvero quattro milioni di euro in meno.

Per l’anno imminente dunque ci sono 19 milioni messi a bilancio e, novità introdotta da un decreto del Mef dello scorso 29 agosto, quei soldi sono suddivisi in base a chi dovrà aprire il portafogli. I proventi infatti sono riclassificati secondo tre tipologie di destinatario della multa: le amministrazioni pubbliche, le famiglie e le imprese. Dalle prime il Campidoglio si aspetta spiccioli: 22.500 euro. Dalle imprese si stima un introito pari a circa 3 milioni di euro. Sono invece le famiglie, quindi gli automobilisti privati, il maggior azionista del fondo salva buche. Ci si attendono infatti circa 16 milioni di euro disponibili, come recita il Codice «per la manutenzione delle strade e acquisto di mezzi e attrezzature per i servizi di polizia». Anche per tutte le altre violazioni non accertate con l’autovelox di 74 milioni stimati, ben 21 sono destinati a interventi per la sicurezza stradale. Un modo per capitalizzare le infrazioni a vantaggio della comunità.

LA DISPOSIZIONE
Il piano velox entrerà nel vivo a breve. La prima strada a entrare nel mirino è stata la galleria Giovanni XXIII. Qui infatti, dice il documento firmato dal comandante Antonio Di Maggio, «è possibile installare e utilizzare, in entrambe le direzioni, dispositivi e mezzi tecnici di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni dei limiti di velocità». Scelta prevedibile se non attesa poiché la galleria che collega via del Foro Italico a via della Pineta Sacchetti è spesso teatro di incidenti e tamponamenti. Ma sono 7 i nuovi dispositivi da acquistare per affiancarli ai 27 già in dotazione alla Municipale utilizzandoli sia in postazione mobile che fissa. Un investimento pari a 254 mila euro. I velox saranno piazzati con molta probabilità in altre strade critiche come la Cristoforo Colombo, via Nomentana, via Cassia, via Casilina, viale Marco Polo, via Laurentina, via Pontina, via Ostiense, viale di Tor Bella Monaca, via Tiburtina, via Prenestina. Saranno dispositivi intelligenti, dotati di lenti focali grandangolo per avere uno sguardo a lungo raggio e fotografare per esempio anche chi parcheggia in doppia fila.
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