Autisti dei bus di Roma Tpl intervistati in tv a Presa diretta, l'azienda li sospende

Autisti dei bus di Roma Tpl intervistati in tv a Presa diretta, l'azienda li sospende
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Settembre 2014, 21:12 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 12:22

Due autisti romani sono stati sospesi in via cautelativa dal lavoro perch colpevoli di aver rilasciato senza autorizzazione un'intervista. I due avevano parlato ai microfoni della trasmissione di Rai 3 Presa Diretta, andata in onda domenica sera, sui problemi del trasporto pubblico a Roma. Una libertà che non è piaciuta alla loro azienda, la Trotta bus service, una delle società del Consorzio Roma Tpl, che gestisce in appalto il 30% del servizio bus nella Capitale, che per questo li ha sospesi. «Sarebbe opportuno che anche il sindaco Ignazio Marino si facesse carico di questa storia», ha detto il conduttore della trasmissione Riccardo Iacona.

Il sindacato Usb, che chiede l'annullamento immediato delle sanzioni nei confronti dei due autisti e delegati sindacali Ilario Ilari e Valentino Tomasone, afferma che «i lavoratori non hanno rilasciato nessuna dichiarazione diversa da ciò che le immagini hanno mostrato, ovvero una vettura guasta al capolinea, durante l'intervento di un meccanico; un autobus che ad ogni inserimento di marcia scaricava l'aria dei servizi automezzo e rischiava di bloccare la vettura». Il senatore di Sel Giorgio Airaudo ha annunciato che depositerà un'interrogazione urgente al governo: «Sel - assicura - non lascerà soli i due lavoratori».

Intanto si starebbero concentrando su immigrati ospiti di varie strutture d'accoglienza del VI Municipio le indagini per risalire ai responsabili dei recenti assalti agli autobus che si sono verificati a Corcolle, alla periferia di Roma. Sembrerebbe esclusa, invece, una partecipazione alle violenze da parte degli ospiti del nuovo Cara di via Novafeltria, presi di mira successivamente durante una mobilitazione di abitanti del quartiere.

Proseguono inoltre le indagini degli agenti della polizia per far luce anche sull'aggressione in cui sono rimasti contusi tre stranieri: l'ipotesi è che si tratti di persone che vivono o lavorano nella zona e che, ideologicamente, sono vicine a pozioni di destra. Ma al momento non ci sono identificati per entrambi gli episodi.

I sindacati del trasporto pubblico colgono l'occasione per portare alla luce i problemi del settore: «Non si è mai visto che all'aumentare della domanda si decida di contrarre l'offerta. In Atac succede questo», dice Alessandro Capitani, segretario generale di Filt-Cgil Roma e Lazio, che lamenta la mancanza di un piano strategico.