Folla ai funerali di Aurelia Sordi: c'è anche l'autista

Folla ai funerali di Aurelia Sordi: c'è anche l'autista
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Martedì 14 Ottobre 2014, 12:39 - Ultimo aggiornamento: 23:55

Aurelio De Laurentiis, Elsa Martinelli, gli ex sindaci di Roma Francesco Rutelli e Gianni Alemanno, Luca Verdone, sono tra i presenti ai funerali di Aurelia Sordi che si sono celebrati nella cappella del Battistero di S.Giovanni.

«Era una donna straordinaria, una fedele custode della privacy di Alberto, molto attenta, presente e cortese» ha detto De Laurentiis entrando in chiesa. Alemanno la ricorda come «una signora appassionata del fratello, di Roma, con un cuore grande così di cui forse qualcuno si è approfittato. L'idea di fare un museo della casa di Sordi è l'unica proposta seria che si può fare, quella casa lo è già». Secondo Rutelli «la gloria di Alberto Sordi non può essere toccata da tutti i problemi che stanno sorgendo intorno alla sua eredità». Per la cerimonia, officiata da Don Alfonso Tabulacci, è arrivato visibilmente commosso, anche Arturo Artadi, lo storico autista peruviano di casa Sordi, allontanato dopo l'accusa di aver raggirato Aurelia. L'uomo ha preferito non fermarsi con i giornalisti, limitandosi solo a ribadire di essere «vittima di un'ingiustizia», entrando in chiesa.

Don Alfonso Tabolacci, che ha officiato la cerimonia, poco prima dell'inizio, gli si è avvicinato chiedendogli come stesse e lui ha risposto tra le lacrime: «Non bene».

Per i funerali è stato interrotto l'abituale via vai di turisti, ma qualcuno si è soffermato a fotografare le corone all'esterno, fra le quali una di Artadi e della sua famiglia, una della Fondazione Alberto Sordi, una con la scritta 'dal tuo macellaio Toninò, e un grande cuscino di rose rosa pallido, con la dedica 'La tua famiglià, posto inizialmente sulla bara, che verrà tumulata nella cappella della Famiglia Sordi al Verano.

«Qui nel Battistero la signora Sordi, una persona generosa e disponibile con tutti, veniva a pregare, era la sua chiesa» ricordano le signore che lavorano nell'edificio. Luca Verdone, che con il fratello Carlo, ha raccontato Sordi e la sua casa in un documentario, definisce Aurelia «una persona dolcissima, un'anima pura, che ha custodito per tutta la vita il fratello e la sua memoria».

Trasformare casa Sordi in un museo «sarebbe la destinazione più giusta perchè è un tempio dello spettacolo. Ed è giusto che il popolo di Roma abbia un tempio per il suo attore». Elsa Martinelli aveva visto la sorella di Sordi per l'ultima volta poco più di un anno fa: «L'avevo trovata lucida, certo con i malanni di quell'età. Ha dedicato tutta la sua vita ad Alberto e lui l'ha ripagata con grande generosità». Tra i presenti anche alcuni parenti e amici storici della famiglia Sordi, fra i quali l'addetta stampa Paola Comin e l'ex presidente della Siae Giorgio Assumma.