Atac, mossa anti-assenze: ordinati 200 tornelli. Il badge anche in mensa

Atac, mossa anti-assenze: ordinati 200 tornelli. Il badge anche in mensa
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 10 Settembre 2018, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 13:46

Anche se il salto del tornello è una specialità per certi passeggeri del metrò romano, la battaglia di Atac agli assenteisti passa proprio da qui: dai varchi elettronici che verranno montati nelle grandi sedi periferiche dell'azienda, dalla Garbatella alla Laurentina, uffici dove lavorano ogni giorno centinaia di impiegati (in tutto gli amministrativi dell'Atac sono 1.201 su circa 11mila dipendenti). E il tornello debutterà a breve perfino in mensa, dove lo spuntino di autisti, macchinisti e funzionari non potrà scavallare i 30 minuti. La partecipata, guidata dal presidente e ad Paolo Simioni, sta cercando di ridurre un tasso di assenze record: il 12% dei dipendenti della società comunale dà forfait ogni giorno (senza contare le ferie), il doppio dell'Atm di Milano.
 



AL BAR DURANTE I TURNI
Avanti tutta con i tornelli, dunque. Ne sono stati ordinati circa 200 e dovrebbero arrivare nel quartiere generale della municipalizzata a stretto giro di posta. Alcuni andranno a rinfoltire le fermate della metropolitana, per rimpiazzare gli ingressi malmessi o guasti. Tutti gli altri saranno disseminati negli uffici e nelle sedi operative, fatta eccezione per via Prenestina, dove ci sono già. L'obiettivo è marcare stretto chi timbra il cartellino e poi si allontana, senza giustificazioni.

Gli ultimi tre li hanno beccati qualche settimana fa. Andavano in giro per negozi e ristoranti in pieno orario d'ufficio, dopo avere strisciato il badge, in modo da risultare presenti alla scrivania. Si è anche scoperto che uno dei tre dipendenti - tutti assegnati agli uffici di Acilia della Roma-Lido - già sfruttava i congedi della legge 104 e aveva la possibilità di lavorare solo 4 ore al giorno. Ma evidentemente erano troppe pure quelle 4 e una parte del turno, per svagarsi da tanta fatica, preferiva trascorrerla al tavolino di un locale.

I varchi, da quanto trapela, arriveranno anche nelle mense aziendali. I vecchi refettori dovrebbero iniziare a riaprire già dalla prossima settimana, un anno dopo lo smantellamento deciso in coda all'inchiesta sulla vecchia gestione. Dal 17 settembre gli autisti potranno rifocillarsi di nuovo nelle sedi di Prenestina, Graniti e Osteria del Curato, poi toccherà alle altre strutture. Tornerà anche la pausa pranzo, quindi, che non potrà superare la mezz'ora. E per accedere ai locali, conducenti e impiegati dovranno strisciare il badge, una misura che permetterà all'azienda del Campidoglio anche di tenere conto dei pasti effettivamente distribuiti, cosa che prima (inspiegabilmente) non accadeva.

IL RAPPORTO INTERNO
La lotta agli assenteisti e l'aumento dell'efficienza sono due pilastri del piano di concordato che dovrà risanare l'Atac da qui al 2021. I tornelli sono stati ordinati a inizio estate, prima ancora che venisse designato il nuovo direttore del Personale, Cristiano Ceresatto. L'ultimo rapporto sulle assenze nel colosso dei trasporti, va detto, ha fatto registrare un'inversione di tendenza che non si vedeva da parecchio. Nel secondo trimestre del 2018 il tasso di forfait dai turni è stato più basso di quasi 1,4 punti percentuali rispetto al primo trimestre. Si è passati dal 13,7 al 12,3 per cento. Ma c'è ancora tanto da lavorare.

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