Atac, manutenzione in tilt: «Riduciamo le corse del 40%»

Atac, manutenzione in tilt: «Riduciamo le corse del 40%»
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 4 Agosto 2016, 09:32 - Ultimo aggiornamento: 09:39

IL RAPPORTO
Le corse della metro A potrebbero essere quasi dimezzate entro la fine dell'anno. Un colpo da kappaò per la prima linea della Capitale e soprattutto per gli oltre 450mila pendolari che la frequentano ogni giorno. La riduzione progressiva del servizio (fino al 40%), causata dal deterioramento dei treni, è stata tratteggiata in una lettera protocollata la scorsa settimana negli uffici della sindaca Raggi e dell'assessore alla Mobilità, Linda Meleo. A scriverla, da quanto si apprende in Campidoglio, sono stati i vertici dell'Atac, preoccupati per la mancanza di risorse per la manutenzione sulla linea arancione. La prima tranche di lavori, da 18 milioni euro, avrebbe dovuto partire in teoria già all'inizio di giugno. Ma quei fondi sono stati congelati in attesa delle elezioni. E poi non sono più stati stanziati.
Ecco perché oggi la metro A corre il rischio di perdere due treni al mese, a partire da settembre. Considerando che normalmente la prima linea viaggia con una ventina di treni sui 36 in dotazione (anche se ne servirebbero almeno 33 funzionanti per garantire la frequenza minima di 3 minuti nell'ora di punta) perdere altri 6 convogli nel giro di tre mesi renderebbe il servizio difficilissimo da gestire, con tempi d'attesa monstre, vagoni stracolmi e banchine sovraffollate. Ma è uno scenario inevitabile, dato che alcuni mezzi stanno raggiungendo un livello di usura che non li rende più utilizzabili per il trasporto di passeggeri.

IL PRESTITO
Insomma, i fondi per la manutenzione vanno trovati il prima possibile. Il dossier in Comune è nelle mani dell'assessore Meleo e del suo collega al Bilancio, Marcello Minenna. È stato lui a suggerire ad Atac di rinegoziare il debito con le banche per attivare una nuova linea di credito. Tanto che l'azienda ha già sondato la disponibilità degli istituti, cercando sponde anche all'estero. L'obiettivo è riuscire a recuperare 58 milioni, per provvedere agli interventi, oltre alla metro A, anche sulla linea B e sulle banchine dei tram. Qualche rischio, con un'operazione del genere, c'è. Atac è già esposta per 1,3 miliardi di euro (compresi i debiti verso i fornitori) e questa manovra aumenterebbe i passivi, che invece negli ultimi due anni sono stati ridotti. Anche il pareggio di bilancio, previsto per il 2017, a quel punto potrebbe slittare. In Campidoglio però sono convinti che sia questa la strada maestra, tanto è vero che nell'assestamento di bilancio appena licenziato dall'Assemblea capitolina i fondi per la manutenzione della metro non sono stati stanziati.
IL VERTICE
Proprio l'emergenza manutenzione verrà affrontata oggi in una riunione della Commissione comunale Trasporti, dove sono stati convocati l'amministratore unico di Atac, Armando Brandolese, il direttore generale Marco Rettighieri e diversi manager della municipalizzata. Il presidente della commissione, Enrico Stefano (M5s), ha spiegato che verrà affrontato «lo stato manutenzione del parco mezzi circolante e l'usura delle ruote dei treni», ma anche «il miglioramento della comunicazione con gli utenti, e ci sarà un chiarimento in merito all'affidamento alla Multiservizi delle pulizie delle stazioni».