“Pasionaria” dell'Atac nei guai: richiamo dell'azienda dei trasporti di Roma dopo le accuse in tv

“Pasionaria” dell'Atac nei guai: richiamo dell'azienda dei trasporti di Roma dopo le accuse in tv
di Raffaella Troili
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Lunedì 9 Dicembre 2013, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 12:15
Con atteggiamento di disprezzo ha rilasciato dichiarazioni, caratterizzate da tono polemico e aggressivo, lesive del decoro di Atac spa, dei vertici aziendali, nonch dei suoi diretti superiori. Lettera di richiamo per Micaela Quintavalle, la leader dei conducenti autorganizzati, la studentessa in medicina col megafono, in forze al deposito di Tor Pagnotta e presidente dell’associazione “Cambia-menti M410”.



Primo: ha violato il punto 5 del codice etico dell’Atac patecipando a una trasmissione tv - Porta a Porta - andata in onda lo scorso 2 dicembre «senza essere stata preventivamente autorizzata dalle funzioni aziendali competenti, né averne dato informativa». Secondo, durante la trasmissione, indossando la divisa aziendale e dunque «presenziando in qualità di dipendente Atac e rendendosi riconoscibile al pubblico», invitata dal conduttore a intervenire su tematiche di carattere generale, seppur correlate al tema della mobilità, ha offeso pesantemente i vertici e l’azienda. In particolare - rimarca la contestazione disciplinare - ha espresso testualmente: «Ai vertici aziendali si mangiano tutti i soldi»; «...faremo il panico, non a Roma, non all’Atac, ma in tutta Italia...»; «Atac scarta pneumatici che vengono acquistati da ditte private per metterli sugli autobus dei privati...».



GIUSTIFICAZIONI

Avendo violato obblighi e doveri fondamentali cui è tenuta come lavoratore subordinato, la Quintavalle è invitata a dare le sue giustificazioni sull’accaduto entro 5 giorni dal ricevimento della lettera. L’Atac si riserva alla fine «ogni opportuno provvedimento come previsto dalla legge e dal regolamento». In televisione era già andata, ma stavolta non è passata inosservata, la pasionaria delle proteste Atac, al quarto anno di medicina, leader della lotta partita dal basso, che tiene a distanza anche i vecchi sindacati, usando video e socialnetwork per convocare e invitare alla lotta i colleghi autisti e macchinisti, «perché lavoriamo in condizioni allucinanti». E che, soprattutto, ha annunciato mobilitazioni a livello nazionale, blocchi del traffico a Roma per Natale («Cancellandoci dal quadro degli straordinari e occupandoci della nostra famiglia dal 17 al 24 dicembre» scrive - sogna - sulla sua bacheca facebook) e puntato l’indice contro i vertici dell’Atac e contro l’ipotesi di privatizzazione della quale si è parlato anche di recente.
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