Atac, incubo guasti: fuori uso 300 bus ogni giorno

Atac, incubo guasti: fuori uso 300 bus ogni giorno
di Alessia Marani
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Venerdì 9 Settembre 2016, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 08:44

Su poco meno di 1200 autobus in servizio, ieri ne sono rientrati nei depositi ben 300. Oltre 470 i guasti segnalati dagli autisti, anomalie che riguardano soprattutto l'impianto di climatizzazione collegato al surriscaldamento delle testate dei motori, ormai vicine al collasso per mezzi che hanno una media tra gli 11 e i 13 anni. Dal deposito di Magliana un'ottantina di vetture sono state date in prestito a rimesse più sofferenti: una coperta striminzita da tirare un giorno da una parte, un giorno dall'altra. Eccola la fotografia impietosa del trasporto pubblico della Capitale nel giorno in cui la Giunta Raggi ha perso un altro pezzo, ovvero l'assessore al Bilancio in pectore Raffaele De Dominicis. Defezione che potrebbe fare allungare i tempi per la delibera da 15 milioni di euro ipotizzata dall'assessore ai Trasporti Linda Meleo insieme con un «piano straordinario per la manutenzione dei bus» che consentirebbe all'azienda di via Prenestina di cominciare a saldare i fornitori dei pezzi di ricambio. Proprio ieri Meleo, al termine di una riunione con i vertici Atac e la Ragioneria generale del Comune, ha scritto su Facebook di avere «chiesto ad Atac di tenermi aggiornata. I dirigenti mi dovranno fornire dei report settimana per settimana su quanti bus riescono ad aggiustare e rimettere in circolazione». Venerdì ci sarà un nuovo incontro. Si pensa di recuperare anche i filobus fermi a Tor Pagnotta.

OFFICINE PART-TIME
«Chi mai spenderebbe soldi per rifare parti importanti del motore su un'auto vecchia di 13 anni? Con quali garanzie di resa e sicurezza poi?», è il refrain che rimbalza da una rimessa all'altra dove gli autisti a decine restano a braccia conserte perché la vettura a loro assegnata non può uscire dai box. E quella di ieri non è nemmeno la fotografia peggiore. Il lunedì e il martedì i guasti aumentano. Le officine il sabato e la domenica non lavorano (solo le squadre di pronto intervento sono h24) e i bus da riparare restano in coda. Per l'inizio della prossima settimana, con la riapertura delle scuole, dunque, la situazione potrebbe precipitare. «Le officine dovrebbero lavorare quando i bus sono fermi, di sera e di notte - afferma Renzo Coppini, segretario regionale Sul Ct - invece i mezzi vanno in riparazione solo dopo la rottura». Intanto, la riprogrammazione delle corse (ne sono state tagliate 3000) in vigore da lunedì scorso ha già fatto infuriare gli utenti.

L'ESCAMOTAGE
Attese snervanti alle fermate, la app di informazione in tempo reale non attendibile, il profilo twitter di InfoAtac preso d'assalto. «Anche oggi le partenze del 23 delle 11.25 e 11.35 indicate sulla app non avvengono!» scrive Giorgio Avanzini. Corse saltate a go-go vengono segnalate anche sulle linee 60, 44, 779, 62, 46. Pendolari e turisti restano appiedati sul 70 che si guasta in via Giolitti; alle 9 di mattina, un utente del 3 si sfoga: «Posso dire che è assurdo aspettare un tram quasi mezz'ora?». Sotto accusa la mancata armonizzazione delle percorrenze con i tagli: «Se non si tiene conto dei ritardi sistematici dovuti al traffico - aggiunge Coppini - le corse saltate alla fine saranno molte di più di quelle tagliate sulle tabelle. Un esempio: se da Piramide a Termini prevedo tre corse a dieci minuti di distanza tra loro per un tempo di percorrenza di mezz'ora e, come prevedibile, c'è subito un ritardo, mi salterà anche la terza corsa. Agli utenti non diciamo la verità, ma rimaniamo sul filo del Contratto di Servizio. Ecco l'escamotage». Ieri, intanto, la Fit Cisl ha annunciato un referendum sull'accordo sui tempi di lavoro siglato nel luglio 2015.

Il capogruppo M5S in Campidoglio Paolo Ferrara incalza: «La prossima settimana la delibera su Atac dovrebbe essere in aula». Mentre sulla nomina del nuovo dg dopo le dimissioni di Marco Rettighieri, il presidente della Commissione Trasporti, Enrico Stefano, spiega che ci vorrà tempo. «C'è un percorso definito, almeno qualche settimana penso che sarà inevitabile». Oggi la commissione si riunirà per parlare del parco rotabile della Roma-Lido. Altra nota dolente.

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