I DISSERVIZI
In particolare l'Authority ipotizza che «la mancata effettuazione delle corse programmate in base al contratto di servizio con la Regione Lazio, come risultanti dall'orario diffuso preso le stazioni» e sul sito Internet dell'azienda del trasporto pubblico romano, «potrebbe aver ingannato i consumatori in merito all'effettiva disponibilità del servizio, alterandone le scelte sul mezzo di trasporto da utilizzare e gravandoli dei disagi derivanti dalla soppressione delle corse». Inoltre la municipalizzata «non avrebbe preventivamente e tempestivamente informato i consumatori riguardo all'impossibilità di effettuare parte delle corse programmate, pur essendo a conoscenza delle ragioni sistematiche che avrebbero potuto causare la soppressione delle stesse».
LE VIOLAZIONI
Questo tipo di comportamenti «ingannevoli e omissivi», secondo l'Antitrust, potrebbero aver violato un paio di articoli del Codice del consumo. Infine, ipotizza ancora il Garante della concorrenza, «con la riduzione del numero e della frequenza delle corse rispetto a quanto stabilito dal contratto di servizio, per motivi non riconducibili a cause di forza maggiore, l'azienda sarebbe venuta meno al rispetto degli standard di diligenza professionale richiesto ad un concessionario di un servizio pubblico nella gestione di linee essenziali di trasporto pubblico per la mobilità cittadina».
LA SEGNALAZIONE
L'Antitrust, «a fronte di tale situazione di grave difficoltà operativa da parte di Atac», ha inviato anche una segnalazione alla Regione, sottolineando come «l'ente locale non abbia mai esercitato i propri poteri di intervento e sanzione, pur previsti dal contratto di servizio, né abbia proceduto allo svolgimento di una gara per individuare un gestore efficiente». La Regione, ricorda il Garante, ha rigettato una proposta di finanza di progetto, nel giugno 2014, da una costituenda associazione di imprese per l'affidamento in concessione della Roma-Lido. «Tale decisione della Regione, di fatto, ha determinato il mancato sfruttamento di un'opportunità competitiva volta proprio a intervenire in maniera migliorativa sulla più importante (e allo stato maggiormente carente) delle tre linee lungo cui sono offerti i servizi oggetto del procedimento dell'Autorità».