Atac, mossa anti-evasione: 5mila autisti diventano «controllori part-time»

Atac, mossa anti-evasione: 5mila autisti diventano «controllori part-time»
di Lorenzo De Cicco
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Lunedì 16 Luglio 2018, 08:51

Gli impiegati dell'Atac avevano detto «no, grazie». Nessuno tra i 1.201 amministrativi della società dei trasporti ha voluto abbandonare la scrivania per passare il tempo sui bus a caccia di passeggeri senza biglietto. E ora la partecipata del Campidoglio è pronta a reclutare gli autisti come controllori part-time. In 5 mila hanno aderito alla richiesta dell'azienda di trascorrere alcune ore di lavoro durante la settimana come verificatori. I turni extra, è stato spiegato, saranno pagati a straordinario.
L'elenco di nomi è già stato compilato e spedito alla Regione, l'organo che per legge rilascia l'abilitazione di polizia amministrativa, necessaria per poter multare i portoghesi. La municipalizzata si è già portata avanti col lavoro, accertando con i 5 mila volontari - quasi il 90% degli autisti - che il casellario giudiziale fosse pulito, uno dei requisiti fondamentali per poter ottenere il patentino regionale. A questo punto tocca solo aspettare che dalla Pisana si accenda il semaforo verde per far partire la riorganizzazione dei turni e quindi rafforzare i controlli.
La lotta all'evasione del resto è uno dei pilastri del piano di concordato consegnato dai vertici di Atac al Tribunale fallimentare. Di recente l'Agenzia di controllo sulla qualità dei servizi pubblici ha calcolato che Roma subisce un danno da 90 milioni di euro l'anno perché il 35% dei passeggeri sale a bordo dei mezzi pubblici senza ticket.

I VERBALI
L'anno scorso la municipalizzata ha staccato 147.744 multe, più del 2016 (erano state 129.504), ma molto meno di quanto si dovrà ottenere nei prossimi anni. L'obiettivo fissato dal presidente e ad Paolo Simioni è arrivare nel 2019 a 256 mila verbali l'anno - quasi 110 mila in più rispetto al 2017 - così c'è scritto nel piano presentato ai magistrati. Qualche avanzamento, ultimamente, c'è stato: nei primi quattro mesi del 2018 le sanzioni sono aumentate dello 0,4% rispetto alle previsioni e, cosa più importante, da gennaio ad aprile gli incassi nei primi 5 giorni sono aumentati del 10% rispetto alle stime del piano di concordato. Il miglioramento non è stato casuale: l'azienda del Campidoglio, alle prese con un maxi-debito da 1,3 miliardi, è riuscita, tra mille difficoltà, a portare il contingente dei controllori dai 142 dipendenti di fine 2016 ai 190 di oggi. Nel 2019 si dovrebbe arrivare a 252 uomini. Non sarà facile. In teoria, col reclutamento volontario tra gli impiegati, la municipalizzata contava di avere a disposizione almeno 100 verificatori in più, ma nessuno se l'è sentita di lasciare spontaneamente il comfort dell'ufficio per i faticosi turni a spasso sui mezzi pubblici. Tocca percorrere strade alternative, quindi.

L'arrivo degli autisti-controllori, Regione permettendo, consentirebbe alla società comunale di sguinzagliare sui bus 5 mila addetti, anche se per un numero di ore ridotto. I precedenti dicono che la formula part time può funzionare: dietro all'aumento delle contravvenzioni, anche se ancora piuttosto limitato, c'è anche il lavoro di 570 amministrativi che hanno acconsentito a lavorare 2 giorni al mese come verificatori.

 
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