Asili senza maestre, l'ira dei genitori: i nostri figli a rischio

Asili senza maestre, l'ira dei genitori: i nostri figli a rischio
di Mauro Evangelisti e Michela Giachetta
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Domenica 16 Febbraio 2014, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 11:28
​Nidi e materne senza supplenti, allarme in molti municipi. E i genitori sono in rivolta: decine le lettere arrivate nelle ex circoscrizioni, in cui si sottolinea, ad esempio, il continuo disagio che i nostri figli subiscono, a causa del frazionamento delle classi, soluzione tampone per far fronte al problema della mancanza di insegnanti. E si segnalano già molti casi in cui la struttura sono state costrette a chiudere i battenti per l’assenza di educatori. Gli insegnanti, dal canto loro, sottolineano lo stesso problema: se manca una persona, spesso non c’è una supplente disponibile da chiamare per coprire il turno previsto. E tocca alle persone presenti far fronte alle difficoltà.



I TIMORI

Alcuni esempi: la presidente dell’assemblea dei genitori della scuola dell’infanzia Coccinella ha scritto una lettera al presidente dell’VIII Municipio, Andrea Catarci, in cui si spiega che, a causa della mancata nomina di supplenti «la scuola si è trovata costretta ad adottare il provvedimento di smembrare le sezioni, distribuendo i bambini in altre aule». Ancora: non si garantisce, secondo i genitori, «la formazione e lo sviluppo dei bambini in situazione di handicap», «gli insegnanti si trovano costretti a dover gestire sezioni con moltissimi bambini, con possibili illegali conseguenze anche sul piano del rispetto delle norme di sicurezza». Seguono decine di firme di genitori preoccupati. Da un altra scuola comunale dell’Infanzia, il Girasole colorato, per gli stessi problemi alcuni genitori minacciano di chiamare i carabinieri. Al Mappamondo gli insegnati «declinano ogni responsabilità».



IL NODO

La mancanza di supplenti è ormai un’emergenza e i sindacati sono sul piede di guerra: «Siamo pronti a far causa al Comune se verranno meno le condizioni di sicurezza per bambini, insegnanti ed educatrici». Fra le organizzazioni sindacali e Campidoglio, la rottura è stata sancita durante il confronto che si è svolto venerdì scorso. L’assessore alla Scuola, Alessandra Cattoi, ha fatto una serie di proposte, «per affrontare la situazione emergenziale, tenuto conto delle difficoltà, da parte delle strutture municipali, di assicurare giornalmente la sostituzione del personale assente nelle scuole dell’infanzia. Proposte «irricevibili», secondo i sindacati: «Non è stata trovata nessuna soluzione utile. E intanto bambini e lavoratori sono allo sbando». Per questo hanno rotto la trattativa e ora si dicono pronti alla mobilitazione del personale, che si riunirà in un’assemblea pubblica martedì. Le organizzazioni sindacali minacciano il ricorso alle vie legali, potrebbero inviare a breve una diffida ai direttori dei municipi perché osservino le norme in materia di sicurezza per bambini ed educatrici.

Il problema, sottolineano alcuni minisindaci, è l’impossibilità di ricorrere alle supplenti, perché le graduatorie sono esaurite. I municipi hanno scritto più volte al Campidoglio. L’ultima lettera inviata dal minisindaco dell’VIII municipio, Andrea Catarci risale a due giorni fa. «L’amministrazione deve intervenire urgentemente oppure comunichi alle ex circoscrizioni e ai cittadini che ha intenzione di ridurre l’erogazione dei servizi scolastici chiudendo in anticipo nidi e materne».
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