Arresto Fusco, sesso a pagamento dietro le foto da modelle

Arresto Fusco, sesso a pagamento dietro le foto da modelle
di Valentina Errante
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Giovedì 10 Luglio 2014, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 16:02

Sar un lungo lavoro quello dei carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci, che adesso dovranno identificare le decine di ragazze minorenni adescate da Furio Fusco, il fotografo arrestato due giorni fa con l’ipotesi di prostituzione minorile e produzione e diffusione di materiale pedopornografico.

L’uomo che secondo il gip, con modalità «turpi» e «fini abietti», avrebbe usato «violenza psicologica» per convincere le ragazzine a fare foto hard senza coinvolgere i genitori, sarà interrogato oggi dal gip. Ieri, intanto il sito dell’agenzia per modelle è stato sequestrato.

LE ALTRE RAGAZZE

Sono quattro le minorenni alle quali si fa riferimento nel provvedimento del giudice. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi ieri hanno ascoltato l’ultima. Due giorni fa tre di loro erano state convocate in procura. Tutte hanno confermato le circostanze indicate dall’accusa, una ha anche raccontato di un incontro con un cliente facoltoso indicato dal fotografo. Fusco le convinceva a non coinvolgere i genitori, assicurava alle studentesse che l’unica via per accedere al mondo dello spettacolo erano le pose hard e abusava delle ragazze. Infine, in occasione dei casting, ad alcune avrebbe spiegato come falsificare le fotocopie dei documenti con il photoshop. Adesso nei computer, nelle agende e nei cellulari sequestrati si cercano gli altri nomi, per identificare le decine di minorenni che sarebbero passate dallo studio di via Livorno. Il gip lo scrive chiaramente nell’ordinanza di custodia cautelare: «Allo stato infatti devono essere identificate tutte le minori coinvolte nella turpe attività che andranno poi escusse con adeguate modalità: indubbiamente si tratta di investigazioni che potrebbero essere irrimediabilmente pregiudicate dalla permanenza in libertà del Fusco».

L’INTERROGATORIO

Oggi il fotografo sarà interrogato dal gip Giulia Proto, ma non c’è alcun dubbio sul fatto che rimanga in carcere. E’ stato proprio il gip, infatti, a sostenere che l’indagato dovesse essere arrestato perché avrebbe potuto «anche indirettamente, condizionare le vittime coinvolte con grave nocumento per l'attività investigativa». Non solo, per il gip, se Fusco fosse libero potrebbe continuare la sua attività «non occasionale».

IL GARANTE

Alcuni articoli di stampa sull’arresto del fotografo hanno portato il Garante della Privacy ad aprire un’istruttoria, riservandosi di aprire provvedimenti. «Per l'ennesima volta un caso di cronaca che vede coinvolte minorenni diventa lo spunto per una spettacolarizzazione morbosa di vicende giudiziarie. Non si può trasformare l'informazione in una fiera del voyerismo». Il Garante ha stigmatizzato «con forza il comportamento di alcune testate» che «hanno riportato dettagli e particolari eccessivi». Bocciata anche la pubblicazione di ampi stralci di intercettazioni. Il richiamo è per «Tutti i media e i siti web al più rigoroso rispetto dei principi sanciti dalla Carta di Treviso e dal codice deontologico dei giornalisti.

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