Le altre «irregolarità» annotate dall'Arpa, riguardano «il sovraccarico della vasca di ricezione e l'odore molesto presente in prossimità della vasca, presso l'area di stoccaggio e presso i camion fermi all'interno o all'ingresso dell'impianto». Anche l'analisi dei rifiuti «finalizzata a verificarne la qualità dopo il trattamento, ha dato risultati superiori a quelli di riferimento», si legge in un documento dell'Agenzia.
Il diggì Lupo spiega che l'unico sopralluogo che non ha fatto riscontrare miasmi è «quello presso il treno carico di immondizia che è rimasto bloccato per mesi» alla stazione del Salario. «Ma non c'entra nulla con la gestione del Tmb». Del resto anche un documento della Direzione Ambiente del Campidoglio ha riconosciuto il problema, chiedendo all'Ama di rafforzare i controlli.
La partecipata dei rifiuti ieri ha respinto le accuse, parlando di «affermazioni irricevibili, lesive dell'immagine di Ama», sostenendo di avere parlato dell'assenza di miasmi solo «in concomitanza con le operazioni relative allo svuotamento del treno». Ma in un comunicato del 27 agosto viene menzionato espressamente il «Tmb Salario» e si parla dei «tecnici dell'Arpa» che avrebbero «attestato l'assenza di significativi odori sia dal convoglio che dal piazzale di movimentazione dei mezzi del Tmb».
MINACCIA DI STOP
Altra grana, ieri nella sede dell'azienda è arrivata la lettera della cooperativa che si occupa della raccolta dei rifiuti dagli esercizi commerciali in quattro municipi (I, II, III e XV), con cui si comunica che il servizio sarà sospeso. La partecipata ha già assegnato un nuovo bando, che però inizierà solo da metà ottobre. Rischia di esserci una pericolosa vacatio, che lascerebbe in strada sacchi e scatoloni davanti a negozi, bar, uffici e scuole. La società comunale si è già attivata per tamponare l'emergenza con i propri operatori. Nei municipi c'è comunque preoccupazione. «Da tempo si assiste a un rallentamento nel ritiro dei rifiuti su tutte le utenze commerciali e in particolare nei mercati Trionfale e Testaccio - raccontano Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio e Anna Vincenzoni, assessore all'Ambiente - Nel nostro territorio ci sono 80 mila utenze non domestiche, quindi ci sarà sicuramente emergenza: se gli operatori Ama si sostituiranno alle cooperative, chi raccoglierà l'immondizia delle utenze domestiche?».
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