Tmb, l'Arpa sconfessa l'Ama e Montanari: «Bugie sui miasmi»

Tmb, l'Arpa sconfessa l'Ama e Montanari: «Bugie sui miasmi»
di Laura Bogliolo e Lorenzo De Cicco
3 Minuti di Lettura
Sabato 29 Settembre 2018, 08:16
I miasmi del Tmb Salario? Non esistono, va sostenendo da un mese la giunta comunale, a braccetto con l'Ama. Dicerie dei residenti. Nell'impianto di via Salaria, «l'assenza di odori significativi è stata certificata da un verbale redatto dall'Arpa Lazio», ha dichiarato l'assessore all'Ambiente di Raggi, Pinuccia Montanari. E lo stesso ha detto la partecipata dei rifiuti in diversi comunicati, l'ultimo del 27 agosto scorso, sempre tirando in ballo l'Arpa. Ieri però l'Agenzia regionale per la protezione ambientale, che si occupa dei controlli, ha smentito seccamente queste ricostruzioni: «L'Arpa non ha mai certificato l'assenza di cattivi odori», si legge in una nota. Interpellato dal Messaggero, il direttore generale dell'Arpa, Marco Lupo, ha spiegato che «più volte in queste settimane abbiamo letto dichiarazioni non vere. Noi abbiamo certificato numerose irregolarità, che abbiamo prontamente segnalato anche alla Commissione Ecomafie. I nostri controlli hanno fatto emergere anomalie di diverso tipo, come l'eccessiva quantità di rifiuti che una volta trattati si trasforma in scarti. Dovrebbe essere il 15% del totale, invece al Salario supera spesso il 60%».

Le altre «irregolarità» annotate dall'Arpa, riguardano «il sovraccarico della vasca di ricezione e l'odore molesto presente in prossimità della vasca, presso l'area di stoccaggio e presso i camion fermi all'interno o all'ingresso dell'impianto». Anche l'analisi dei rifiuti «finalizzata a verificarne la qualità dopo il trattamento, ha dato risultati superiori a quelli di riferimento», si legge in un documento dell'Agenzia.

Il diggì Lupo spiega che l'unico sopralluogo che non ha fatto riscontrare miasmi è «quello presso il treno carico di immondizia che è rimasto bloccato per mesi» alla stazione del Salario. «Ma non c'entra nulla con la gestione del Tmb». Del resto anche un documento della Direzione Ambiente del Campidoglio ha riconosciuto il problema, chiedendo all'Ama di rafforzare i controlli.

La partecipata dei rifiuti ieri ha respinto le accuse, parlando di «affermazioni irricevibili, lesive dell'immagine di Ama», sostenendo di avere parlato dell'assenza di miasmi solo «in concomitanza con le operazioni relative allo svuotamento del treno». Ma in un comunicato del 27 agosto viene menzionato espressamente il «Tmb Salario» e si parla dei «tecnici dell'Arpa» che avrebbero «attestato l'assenza di significativi odori sia dal convoglio che dal piazzale di movimentazione dei mezzi del Tmb».

MINACCIA DI STOP
Altra grana, ieri nella sede dell'azienda è arrivata la lettera della cooperativa che si occupa della raccolta dei rifiuti dagli esercizi commerciali in quattro municipi (I, II, III e XV), con cui si comunica che il servizio sarà sospeso. La partecipata ha già assegnato un nuovo bando, che però inizierà solo da metà ottobre. Rischia di esserci una pericolosa vacatio, che lascerebbe in strada sacchi e scatoloni davanti a negozi, bar, uffici e scuole. La società comunale si è già attivata per tamponare l'emergenza con i propri operatori. Nei municipi c'è comunque preoccupazione. «Da tempo si assiste a un rallentamento nel ritiro dei rifiuti su tutte le utenze commerciali e in particolare nei mercati Trionfale e Testaccio - raccontano Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio e Anna Vincenzoni, assessore all'Ambiente - Nel nostro territorio ci sono 80 mila utenze non domestiche, quindi ci sarà sicuramente emergenza: se gli operatori Ama si sostituiranno alle cooperative, chi raccoglierà l'immondizia delle utenze domestiche?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA