Appia antica pedonale, la ricetta di Rutelli: «Sito da tutelare, così evitiamo corse in moto e abusivi»

Appia antica pedonale, la ricetta di Rutelli: «Sito da tutelare, così evitiamo corse in moto e abusivi»
di Camilla Mozzetti
2 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Maggio 2016, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 13:48


In maniche di camicia di fronte a un uditorio di giovani e adulti l'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, veste gli abiti da Cicerone e svela le meraviglie della Regina Viarum e tanti aneddoti come quello su Orazio Catone «il censore che la percorse da Roma a Brindisi in appena cinque giorni». Anche l'ex primo inquilino di palazzo Senatorio e già ministro ai Beni culturali applaude al progetto sulla pedonalizzazione, ribadendo la necessità di tutelare un contesto unico al mondo ma con l'urgenza di far seguire all'idee brillanti anche la capacità organizzativa. Un auspicio che va oltre le sorti della via Appia e tocca il futuro della Capitale «il prossimo sindaco di Roma dovrà circondarsi di persone valide e capaci». Requisito fondamentale per non finire «dritti nel burrone». E tornando all'Appia che sarà «nulla è mai una soluzione miracolosa - ha detto Rutelli riferendosi al progetto - se non è governata».
Dunque, bene la chiusura al traffico «su una strada in cui San Paolo ha camminato per giungere a Roma» ma che ci sia dietro progettualità e capacità per evitare che poi nelle chiusure al traffico «subentrino gli abusivi». «Non si può circolare sul basolato che è stato realizzato nel IV sec. a.C - ha aggiunto Rutelli dobbiamo tutelare tutto questo». Le sue amministrazioni contribuirono a «ricucire la via Appia che era stata affettata dal Raccordo anulare». Da sindaco, per tutelare tutta l'area, Rutelli espropriò persino dei terreni che appartenevano alla famiglia della moglie Barbara, «un conflitto di interessi al rovescio». «Oggi - ha concluso - c'è la tecnologia da poter utilizzare, i residenti che vivono qui possono avere una card, ci saranno i dissuasori che si alzano e si abbassano, eviteranno le corse in moto ma garantiranno la vivibilità per i residenti».